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Coronavirus, stop ai concerti a Trento. L'appello della Bookique: "Venite a trovarci comunque"

Penalizzato chi propone attività culturali, anche nel rispetto della capienza prevista dall'ordinanza: la protesta della Bookique

Niente musica dal vivo per una settimana a Trento: l'ordinanza provinciale emessa per l'emergenza coronavirus ha portato il Comune a sospendere tutte le autorizzazioni per intrattenimento musicale nei locali cittadini. La decisione è stata presa prevedendo che i concerti avrebbero portato a superare il limite dei due metri quadrati a persona indicato nell'ordinanza del presidente Fugatti.

Bar: cosa dice l'ordinanza

L'ordinanza, a dire il vero, impone ai titolari di prendere adeguate misure affinchè non sia superato questo limite, ad esempio contando le presenze e limitando l'ingresso o predisponendo un numero adeguato di sedie. Il Comune, però, ha tagliato la testa al toro annullando tutto.

Una situazione che penalizza chi fa dell'intrattenimento musicale e culturale in genere il perno della propria attività. Questo l'allarme lanciato dalla Bookique, il locale del quartiere San Martino, gestito da Marco Rosi e Serena Tomasi tramite un bando pubblico, che da sempre ha un fitto calendario di attività e che ha dovuto annullare due serate live previste previste nel weekend.

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"Senza panico nè complottismo avevamo previsto un piano di portata limitata per la serata live di Venerdì sera, ma la sospensione delle autorizzazioni per gli intrattenimenti musicali da parte del Comune di Trento fino a data da destinarsi, ci ha ovviamente portato all'annullamento" si legge sulla pagina Facebook del locale. Altri concerti sono stati annullati al Bar Chistè, a La Diversa ed al Bar Paradiso.

Bookique: "Passate comunque per una birra"

"E' chiaro che, in particolare per una realtà come la nostra che sull'organizzazione di un calendario di eventi aperti al pubblico fonda la propria mission e sopravvivenza, è un momento molto delicato - prosegue il post -. Per questo vi chiediamo un particolare sostegno in questi giorni, ovvero di passare alla Bookique per bere qualcosa anche in assenza di appuntamenti culturali".

Chiaramente nei locali in cui non sono previsti concerti non cambia nulla, e probabilmente nessuno vigilerà sul rispetto del limite di capienza. Proprio per questo i locali che propongono attività culturali risultano essere più penalizzati. La Bookique ha anunciato una promzione "prendi 3, paghi 2" sulle consumazioni, ed ovviamente prenderà i provvedimenti necessari per rispettare l'ormai famoso limite dei due metri quadrati. L'appello, però, è più ampio e si rivolge anche alle associazioni di categoria: "il settore degli eventi culturali e dello spettacolo, che mantiene vivo il tessuto sociale della città, già vive in ginocchio e non può permettersi ulteriori flessioni".

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