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Cormorani: si potranno abbattere fino al 20%. Wwf: "Colpa del rilascio dei pesci nei fiumi"

Via libera all'abbattimento per preservare la fauna ittica, ma secondo il Wwf sarebbe proprio l'abbondanza di pesci ad aver attirato gli uccelli

Via libera all'abbattimento dei cormorani in Trentino: lo ha deciso la Giunta provinciale, su proposta dell'assessore alla Caccia ed alla Pesca Giulia Zanotelli. Secondo quanto si legge in una nota la decisione è stata presa per limitare i danni alla fauna ittica, in particolare alla trota marmorata.

La possibilità di abbattimento per questa specie, segnalata in Trentino da circa trent'anni, era allo studio da un po'. E' stato effettuato un monitoraggio grazie al quale sono stati censiti sui maggiori corsi d'acqua trentini, in particolare Adige e Brenta, almeno 600 esemplari. Sulla base di questa stima è stato dato il via libera all'abbattimento di 120 cormorani.

L'abbattimento è concesso in deroga alla legge provinciale sulla caccia. L'ultima deroga, adottata nel 2015, è scaduta ed è perciò stata rinnovata. La Provincia comunica che all'Ispra sarà inviata annualmente la rendicontazione delle attività di controllo svolte dal 1 ottobre al 15 marzo.

Una prima reazione, ovviamente negativa, arriva dal Wwf trentino che punta il dito contro il rilascio di avannotti, ovvero pesci non ancora adulti, il fiumi e laghi da parte dell'Associazione pescatori del Trentino. Un modo per garantire che vi siano pesci da pescare in "corsi fluviali che altrimenti non si riescono a rinaturalizzare e rivitalizzare". Una modalità che, secondo il Wwf, avrebbe cambiato gli equilibri naturali attirando, di fatto, i cormorani.

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