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Giovedì, 28 Marzo 2024
Lavoro

Contratto del pubblico impiego, parte la stagione dei rinnovi

I comparti interessati sono quelli delle autonomie locali, della scuola, della sanità e della ricerca. A disposizione ci sono 63,3 milioni di euro annui

La stagione dei rinnovi contrattuali per il pubblico impiego provinciale può partire. Venerdì 18 marzo la Giunta provinciale, su proposta del presidente Maurizio Fugatti, ha approvato le prime direttive all'Agenzia provinciale per la rappresentanza negoziale (Apran) per il rinnovo dei contratti collettivi provinciali di lavoro per il triennio 2019-2021 e per l'indennità di vacanza contrattuale 2022-2024. Può così prendere avvio la trattativa tra Pat e sindacati al tavolo dell'Apran, che dovrebbe aprirsi a breve.

I comparti interessati sono quelli delle autonomie locali, della scuola, della sanità e della ricerca. Le risorse finanziarie disponibili per i rinnovi contrattuali del personale degli enti ai quali si applica la contrattazione collettiva provinciale ammontano a regime a 63,3 milioni di euro annui a decorrere dall'1° gennaio 2022 (comprensivi degli oneri per il personale delle scuole dell'infanzia equiparate e dei centri di formazione professionale).

Tali risorse, messe a disposizione dalla manovra provinciale di bilancio 2022, si aggiungono a quelle già destinate a copertura degli oneri dell'indennità di vacanza contrattuale 2019-2021. Per questa, la cui erogazione è prevista con il mese di luglio, sono disponibili altri 5 milioni di euro.

Apran è poi autorizzata a proseguire le trattative per arrivare a un accordo stralcio di natura economica per il personale delle Apsp appartenente alle qualifiche di infermiere e di operatore socio sanitario (Oss) per adeguare i trattamenti accessori, attraverso l'uso di risorse aggiuntive rese disponibili dalla Pat.

Le risorse saranno utilizzate prioritariamente per l'adeguamento degli stipendi tabellari nella misura non inferiore a quella prevista dal protocollo d'intesa del gennaio 2020 (quindi almeno del 4,10%) con riassorbimento dell'indennità di vacanza contrattuale. Quelle residue saranno destinate al finanziamento degli incentivi del personale per il raggiungimento degli obiettivi di produttività e di efficienza dell'amministrazione e/o all'adeguamento dei trattamenti accessori.

"Ci attendiamo un iter rapido per arrivare alla firma degli accordi e consentire ai lavoratori di poter fruire dei benefici del contratto - ha detto il presidente Fugatti -. I 63 milioni di euro che abbiamo messo a disposizione sono un riconoscimento per un comparto, quello pubblico, che durante il covid ha dato dimostrazione di saper affrontare con capacità l'emergenza. Resta la partita degli arretrati sul 2019-2021 per i quali siamo fiduciosi di trovare le risorse disponibili in sede di assestamento di bilancio".

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