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Il concerto di Vasco per il Pd è "una farsa e un capriccio del presidente"

Criticità sulla sicurezza e dubbi sull'utilizzo futuro dell'area di San Vincenzo. E Manica cita Morandi: "C'è un grande prato verde..."

Sceglie la strada dell'ironia e del citazionismo musicale il Pd per portare l'ultimo attacco alla giunta Fugatti sul fronte del concerto di Vasco Rossi. L'evento (condizionale d'obbligo) dovrebbe inaugurare la Trentino Music Arena, i cui lavori nell'area di San Vincenzo a Trento sono però ancora in alto mare: "C'è un grande prato verde..." dice il consigliere di opposizione Alessio Manica, citando uno dei classici di Gianni Morandi.

"Apprendiamo infatti dall’ing. De Col nuovi e curiosi dettagli relativi all’approntamento della cosiddetta Trentino Music Arena sull'area San Vincenzo a Trento, un approntamento che sta assumendo sempre più i toni di una farsa, per quanto piuttosto costosa per le casse pubbliche" dice lo stesso Manica.

Continuano gli ostacoli dunque: dopo il caso esploso sulla sicurezza (con la discussione che arriverà in consiglio provinciale la prossima settimana), per il Pd provinciale si assiste ad un "costante brancolio nell'improvvisazione per un'avventura iniziata alla cieca e proseguita, fino ad oggi, un po’ a casaccio. Quella infatti che la Giunta provinciale sta vendendo, oramai da sei mesi e con toni trionfalistici, come un'area idonea ad ospitare enormi eventi musicali, altro non è che un “grande prato verde” con delle infrastrutturazioni provvisorie e parziali".

Insomma, non proprio la grande arena permanente da 120mila persone che era stata promessa all'artista emiliano. E anche lo stesso Vasco Rossi, come testimoniano i video pubblicati sulla sue stories di Instagram, sembra convinto fino a un certo punto dell'evento ospitato a Trento il prossimo 20 maggio.

L'ipotesi dunque è quella che si vada verso un allestimento temporaneo, e se sarà necessario per garantire la sicurezza, anche verso una riduzione del numero dei presenti. "Meglio così - continua Manica -, con meno danni e la possibilità di un'area disponibile ad essere ripensata e rigenerata".

"È evidente che l'idea di inaugurazione del 'grande prato verde', improvvisamente denominato Trentino Music Arena, è sempre stata solo una scusa necessaria a giustificare la corposa spesa di denaro pubblico per un concerto, il grande capriccio del Presidente. Non c'era e non c’è, a tutt'oggi, alcuna vera idea di utilizzo di quell'area e non ci resta che sperare, una volta conclusa la farsa, che si possa finalmente tornare a ragionare in modo serio e secondo logiche di vera programmazione, coinvolgendo da subito e con ruoli di protagonismo anche il Comune di Trento" conclude il consigliere.

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