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Sicurezza

Colpi di calore nei cantieri edili, l'allarme della Fillea

Per il sindacato nei piani di sicurezza mancano le adeguate prescrizioni

La sicurezza dei lavoratori passa anche per il rispetto delle norme sulle alte temperature stagionali. Nei cantieri edili trentini, in particolare in quelli stradali e sulle coperture, è scattata l’allerta rossa per il pesante caldo afoso di questi giorni: i colpi di calore possono condurre anche alla morte. Ma per la federazione italiana lavoratori legno e affini (Fillea-Cgil) “nei piani di sicurezza dei cantieri mancano le relative prescrizioni, che invece dovrebbero essere obbligatorie”.

Nel 2022 in Trentino già nove incidenti mortali sul lavoro

Secondo una circolare Inps del maggio 2017 è addirittura possibile ricorrere alla cassa integrazione qualora le lavorazioni si svolgano a temperature percepite superiori ai 34 gradi. Eppure - denuncia il sindacato - questo strumento è ancora sottoutilizzato.

“È assolutamente necessario che tutti i soggetti responsabili di ogni singolo cantiere, committenza, appaltatore, direttore dei lavori e coordinatore della sicurezza, si adoperino affinché le misure di mitigazione del rischio siano puntualmente applicate - afferma oggi la sezione trentina della Fillea -. Servono aree ombreggiate e fresche, pause di 10 minuti per ogni ora di lavoro, acqua fresca sembra a disposizione e integrata dai sali minerali”.

Le aziende - spiega infine il sindacato - devono garantire la presenza degli strumenti di rilevazione della temperatura e dell’umidità in ogni cantiere, e devono riorganizzare gli orari di lavoro dove necessario.

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