rotate-mobile
Trento

Circonvallazione ferroviaria, la protesta degli abitanti di san Martino

È prevista per sabato 12 febbraio una nuova assemblea cittadina contro il progetto che verrà finanziato con i soldi del Pnrr

È prevista per sabato 12 febbraio una nuova assemblea cittadina contro il progetto di circonvallazione ferroviaria di Trento che verrà finanziato con i soldi (circa 900 milioni di euro) del Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr) post pandemia. Un progetto che sin dall'inizio ha suscitato preoccupazioni nei cittadini delle aree che saranno interessati dai cantieri.

Espropri e demolizioni: il Comune nomina un mediatore

"San Martino, Cristo Re e Solteri, in particolare, pagherebbero un prezzo altissimo se l’opera venisse realizzata: abitazioni abbattute, proprietà espropriate anche “temporaneamente”, disagi notte e giorno per anni per i rumori e le vibrazioni provenienti dagli scavi sotto Pietrastretta e dall’enorme cantiere previsto allo Scalo Filzi, traffico paralizzato, polveri e inquinamento per gli oltre 600 viaggi di tir al giorno - affermano gli organizzatori dell'assemblea che si svolgerà sabato 12 febbraio alle 14.30 presso il parco della Predara a san Martino -. Senza contare che molti degli abitanti dovrebbero convivere per sempre con un treno ad alta velocità, carico di merci, che passa giorno e notte a pochi metri sotto o a fianco la propria casa".

Circonvallazione ferroviaria, prove di dialogo tra Comune e cittadinanza

Le preoccupazioni degli abitanti riguardano anche aspetti ambientali, in particolare per la possibile "diffusione del piombo tetraetile e altri pericolosi inquinanti nell’aria e nelle acque della città" relativamente alle "aree inquinate dalle fabbriche dismesse della Sloi e della Carbochimica". La valutazione di impatto ambientale, appena iniziata, si concluderà tra un mese. Poi la palla passerà alla Conferenza dei servizi.

Gli abitanti sono critici anche rispetto alla procedura di dibattito pubblico che, affermano, "si è dimostrata ampiamente inadeguata a permettere a chi subirebbe l’opera di esprimersi liberamente. Per questo crediamo che sia necessario aprire uno spazio di confronto in cui gli abitanti possano dire la loro".

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Circonvallazione ferroviaria, la protesta degli abitanti di san Martino

TrentoToday è in caricamento