Ciclovia del Garda, messo in gara il tratto sottopasso del Ponale-galleria Orione
Poco più di un chilometro di ciclabile da realizzare per un importo a base di gara di 6,9 milioni di euro
Un’opera da 344,5 milioni di euro finanziata dalle regioni Veneto e Lombardia e dalla provincia di Trento. Un anello ciclopedonale lungo 166 chilometri lungo le sponde del più grande lago d’Italia. Dopo la consegna del progetto di fattibilità tecnica ed economica dell'intero tracciato al ministero per le Infrastrutture e la mobilità sostenibili, il tratto trentino della ciclovia del Garda fa un altro passo avanti. Venerdì 4 marzo la Giunta provinciale ha messo a gara il tratto dal sottopasso del Ponale alla galleria Orione (poco più di un chilometro) per un importo di base di 6 milioni e 900mila euro.
Il bando prevede una procedura aperta sopra soglia comunitaria con il criterio di aggiudicazione dell'offerta economicamente più vantaggiosa. La scadenza per la presentazione delle offerte è fissata al 3 maggio. Per la realizzazione dei lavori sono previsti 560 giorni.
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Il tratto trentino della ciclovia del Garda
Al Trentino spettano due tratti di ciclabile: quello sulla sponda est, da Torbole a Malcesine (19,86 milioni di euro) e quello sulla sponda ovest, da Riva del Garda a Limone (25 milioni di euro). Un totale di 11,85 chilometri di pista ciclabile da realizzare per 44,87 milioni di euro.
Di questi, 28,8 milioni di euro sono stati già finanziati, in parte dalla Provincia, in parte dalla Comunità Alto Garda e Ledro e in parte dallo Stato. Il lotto considerato prioritario è proprio l’unità funzionale 1, da Riva del Garda alla galleria Orione.
Altri 7 milioni di euro arriveranno dal Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr). All’interno della cosiddetta “missione 2” per “rivoluzione verde e transizione ecologica” la Giunta Fugatti ha infatti infilato quattro chilometri di ciclabile.
Il completamento dell’opera è previsto nella prima metà del 2025.
La soddisfazione di Fugatti, le critiche di Coppola
“Si tratta di un bando che permette di proseguire l'iter di un'opera importante sia per la mobilità sostenibile del territorio interessato, sia per aumentare l'attrattività turistica dell'area del Garda - ha detto il presidente Maurizio Fugatti -. Un'infrastruttura necessaria al territorio per cui la Giunta farà in modo che le gare vengano bandite e assegnate nei tempi più rapidi possibili”.
Non tutti vedono però di buon occhio il progetto. “I costi ambientali ed economici sono molto superiori ai benefici che ne dovrebbero derivare”, ha detto la consigliera Lucia Coppola (Europa verde) il 17 febbraio in aula durante la presentazione dei progetti finanziati dal Pnrr.
Per Coppola, “ritenere che solo perché si parla di biciclette, un’opera così impattante diventi automaticamente anche sostenibile è un errore grossolano”. La consigliera pensa soprattutto alla situazione geologicamente fragile e instabile che da decenni vede il distacco di rocce e frane. “Il tutto - accusa Coppola - per accontentare gli appetiti di un turismo che, nascondendosi colpevolmente sotto il tema della mobilità sostenibile, entra pesantemente in rotta di collisione con ciò che una natura meravigliosa ci ha consegnato”.