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Giovedì, 25 Aprile 2024
La ricorrenza / Val di Non / santuario di San Romedio

Il santuario fa il pieno: che successo per la festa di San Romedio

Presenti anche i vertici della Provincia. Monsignor Tisi: “Ogni anno sono colpito da quante persone arrivano”

Dopo gli anni della pandemia e delle restrizioni, quella di domenica 15 gennaio è stata una giornata decisamente importante, soprattutto per il ritorno della festa di San Romedio, celebrata nel più famoso santuario della Val di Non dall’arcivescovo di Trento, monsignor Lauro Tisi.

Presenti anche il presidente della Provincia Maurizio Fugatti e l’assessore all’agricoltura Giulia Zanotelli, che ha detto: “La festa di San Romedio è un momento importante non solo per la Val di Non, ma per tutta la provincia: in questo luogo silenzioso, più unico che raro, questo evento rappresenta un momento di comunità e di spiritualità”.

Oltre ad aver ringraziato i numerosi volontari sempre pronti a mettersi in gioco per la comunità, Fugatti e Zanotelli hanno anche colto l’occasione per rimarcare l’importanza del santuario e del complesso monumentale, meta prediletta per turisti, devoti, curiosi e, va detto, anche per tanti trentini, come dimostrato durante la messa di celebrazione di San Romedio. Proprio di loro ha parlato l’arcivescovo Tisi, dicendo: “Questo momento ogni anno mi colpisce per la quantità di persone che arrivano. Esistono tanti ancora che si interrogano sulla vita, che han voglia di stare assieme, che amano il silenzio e camminare nella natura. A questi, che così facendo cercano Dio, dico buon cammino”.

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