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Contro il caro energia aumenta l'assegno unico provinciale

La proposta dem impegna la Giunta ad adeguare al costo della vita la misura e sostenere così le famiglie a più basso reddito. A disposizione 40 milioni di euro

È stato approvato all’unanimità giovedì 10 marzo in Consiglio provinciale l’ordine del giorno presentato da Giorgio Tonini (Pd) che impegna la Giunta ad aumentare l’assegno unico per sostenere le famiglie contro il caro energia e l’aumento del costo della vita. Già a fine gennaio si stimavano mille euro in più a famiglia per le bollette. Una situazione poi esplosa con la guerra in Ucraina e aggravata ora dal prezzo del carburante.

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Ora, con il voto di giovedì, le famiglie avranno uno strumento in più: la Giunta rifinanzierà e adeguerà al costo della vita l’assegno unico provinciale per sostenere le famiglie a più basso reddito. “Dal 2020 ad oggi - spiega il dem Alessandro Olivi - sono stati recuperati circa 40 milioni di euro dalle misure statali che ora andranno indirizzati per ammortizzare i rincari”. Si tratta di risorse statali intervenute in aree già coperte dalla provincia con l’assegno unico e che quindi ora possono essere dirottate per far fronte all’emergenza.

Altre risorse potrebbe essere inoltre recuperate da ciò che è stato avanzato dalle manovre provinciali covid 1 e 2. Per Olivi, poi, si potrebbe intervenire anche interrompendo “le politiche sociali spot”. Più scettico il consigliere Ugo Rossi (Azione): “L’assegno unico è uno strumento flessibile, ma le risorse non sono infinite e si dovrebbe avere il coraggio di chiedere fiscalmente di più ai redditi più alti per aiutare le famiglie meno ricche”.

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