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Caccia: normativa provinciale "illegale", i cacciatori dovranno scegliere

Tre giorni per i cacciatori trentini: dovranno scegliere tra la caccia da appostamento o vagante. La Giunta però ha deciso di impugnare l'ordinanza del Tar

Tre giorni di tempo per scegliere: o "vaganti" o appostati. E' il "dilemma" di fronte al quale si troveranno i cacciatori trentini dopo il contrasto rilevato tra la normativa provinciale sulla cacia e quella nazionale, che impone di scegliere tra i due tipi di attività venatoria.

La Provincia corre ai ripari a pochi giorni dall'apertura della stagione: si è riunito oggi alla presenza dell'assessore competente Michele Dallapiccola il Comitato faunistico provinciale,  il quale ha dato esecuzione alla recente ordinanza del Tribunale amministrativo regionale, approvando un’integrazione che sancisce l’obbligo per i cacciatori di scegliere se esercitare la caccia in forma vagante o da appostamento fisso.

La Giunta però non demorde: "va ricordato peraltro che con una delibera dello scorso 10 agosto la Giunta ha deciso di impugnare di fronte al Consiglio di Stato l'ordinanza del Tribunale, al fine di ottenerne l’annullamento - si legge in una nota - Qualora il ricorso venisse accolto, la norma approvata oggi dal Comitato Faunistico, che impone ai cacciatori la scelta fra l'una o l'altra modalità, verrebbe a perdere efficacia. Il pronunciamento è atteso - con ogni probabilità - per la fine di settembre".

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