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Trasporti, abbonamenti gratuiti ritirati ai rifugiati: che fine hanno fatto le tessere?

A chiederlo l'Assemblea Antirazzista Trento: "Abbonamenti ritirati senza dare spiegazioni"

"Sul bus c'è posto per tutti: no alle discriminazioni". Questo lo slogan scritto sullo striscione esposto alla stazione delle autocorriere di Trento durante il presidio dell'Assemblea Antirazzista Trento contro la decisione della Giunta Fugatti di ritirare la carta per il trasporto pubblico gratuito a circa 1.200 rifugiati in Trentino. 

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"Questa misura con forte connotazione discriminatoria e razziale è illegale poiché è stata adottata nonostante le tessere fossero ancora in corso di validità - scrivono gli organizzatori della protesta - Gli abbonamenti non riconsegnati sono stati disattivati senza dare alcuna spiegazione. Frequenti i casi di persone fatte scendere dagli autobus, umiliate e multate. Non sono state fornite informazioni su dove siano le tessere confiscate, che riportano la dicitura “titolo di viaggio personale e non cedibile” e quindi complete di dati personali e fotografie dei titolari".

L'Assemblea lancia poi una sfida alla proverbiale solidarietà dei trentini: un conto corrente sul quale è possibile donare qualsiasi cifra per acquistare abbonamenti al trasporto pubblico per i rifugiati. In particolare l'appello è rivolto agli ultrasettantenni trentini, che con la stessa delibera hanno ricevuto la  libera circolazione gratuita su tutti i mezzi: "Sosteniamo economicamente, secondo le possibilità di ciascuno, le spese di trasporto di un richiedente asilo". 

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