rotate-mobile
Caro vita

Bonus bollette, il Pd non si arrende: "Introdurre criteri di equità"

Prosegue la polemica e, con un Ordine del Giorno, il consigliere Pd Manica ora impegna la Giunta

Prosegue la polemica sul bonus energia in Trentino. Dopo la protesta in Consiglio dei sindacati di mercoledì 18 ottobre, arriva anche una dichiarazione del gruppo consiliare del Partito democratico del Trentino: "I  famosi 180 euro in bolletta per tutti, annunciati demagogicamente in campagna elettorale, ma erogabili non prima di gennaio 2023, poggia su una griglia di criteri di equità, in modo che ne usufruisca chi ha realmente bisogno".

La protesta dei sindacati in Consiglio

A tenere al centro la discussione è il consigliere Alessio Manica che impegna la Giunta a introdurre per l'erogazione del bonus una griglia di parametri certi, quali Icef o Isee, per poter dare sostegni a chi ha più bisogno in relazione al reddito, alla composizione del nucleo famigliare e per garantire un uso più proficuo delle risorse disponibili. La Giunta, spiegano dal Pd del Trentino, ha bocciato questa proposta, senza apparentemente spiegarne le ragioni. E però c'è ancora tempo per apportare modifiche a questa misura.

"Nel bel mezzo dell’ultima campagna elettorale, la Giunta Fugatti ha deciso di dare 180 euro a tutte le famiglie trentine per il caro bollette - afferma Manica - hanno detto che era una misura urgente. Di urgente c’era solo la campagna elettorale. Fin da subito noi abbiamo detto che dare 180 euro a tutti senza distinzione tra chi ha bisogno e chi invece bisogno non ne ha è una scelta ingiusta e inefficace, insomma sbagliata".

Un'impostazione di politica pubblica che per i democratici continua ad essere sbagliata, quella attuale: "Dare a tutti lo stesso bonus, senza tenere conto delle differenza di bisogni, non fa altro che accrescere ancora di più le disuguaglianze!".

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Bonus bollette, il Pd non si arrende: "Introdurre criteri di equità"

TrentoToday è in caricamento