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La celebrazione / Rovereto

L’Avis di Rovereto fa 80 anni e premia i propri donatori da record

Festa grande al Mart per il traguardo dalla prima sezione trentina dei donatori di sangue

Festa grande per l’Avis di Rovereto che raggiunge il traguardo degli ottant’anni di attività. Una celebrazione commentata così dall’assessore provinciale alla salute Stefania Segnana durante l’evento svoltosi al Mart nel pomeriggio di sabato 29 ottobre: “Il Trentino, anche negli anni più duri del Covid, ha mantenuto l’autosufficienza per il fabbisogno di sangue, contribuendo inoltre a soddisfare la richiesta a livello nazionale. Un risultato reso possibile dal quotidiano contributo di tanti volontari che non si sono arresi durante la pandemia, quando tutto si fermava”.

Ottant’anni di attività, ottant’anni di donazioni per l’Avis di Rovereto che, tra le altre cose, è stata la prima attiva in Trentino. “Un traguardo che rappresenta una grande soddisfazione ma anche una significativa responsabilità. Il nostro impegno prosegue, e le donazioni non si sono fermate nemmeno durante la pandemia, così come l’attività di sensibilizzazione nelle scuole” ha affermato la presidentessa Lucia Ongaro.

Ma l’occasione del quadruplo ventennio è stata anche quella per celebrare i donatori da record che hanno superato la soglia delle cento donazioni. Nello specifico si tratta di Mauro Dalrì, con 129 donazioni, Renato Ruele con 123​, Mario Cattoi con il sorprendente quantitativo di 140 donazioni, Quinto Manzana con  128, Adriano Tovazzi con 120, Mariano Frizzera con 131 e Alfredo Martini con 122​.

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