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Anestesisti e rianimatori, sindacato in protesta. Apss risponde a tono: Le precisazioni

L'azienda sanitaria interviene ancora una volta, "bacchettando" il sindacato

Aaroi Emac, sindacato di anestesisti e rianimatori, a poche ore dell'incontro tra Apss e organizzazioni, lancia la protesta su alcuni "punti critici" per i professionisti con una nota. Ma Apss risponde a tono. "In merito alla nota del sindacato Aaroi Emac Trento, uscita sorprendentemente alcune ore prima della convocazione già prevista per oggi (28 febbraio ndr) alle ore 16, preme fare alcune necessarie precisazioni" affermano dall'Azienda sanitaria.

Apss sostiene di aver "dato più volte segnali di apertura e di confronto con tutte le organizzazioni sindacali tra cui anche il sindacato maggiormente rappresentativo degli anestesisti con i quali, non ultimo nel tardo pomeriggio di oggi, si è incontrata concordando la definizione di una linea di confronto per il mese di marzo che sarà declinata nei prossimo giorni, a fronte di alcuni approfondimenti che entrambe le parti si sono riservate di fare".

Stangata dell'Azienda sanitaria, che bacchetta i sindacalisti affermando che: "Non corrisponde al vero, quindi, l’affermazione che Apss non stia dando risposte alle istanze del sindacato Aaroi Emac. A fronte di una specifica richiesta inoltrata la scorsa domenica 19 febbraio con cui il sindacato ribadiva una sua un’interpretazione dell’orario di lavoro contrattuale chiedendo un celere riscontro, Apss il 24 febbraio chiariva che l’interpretazione non poteva essere accolta e ciononostante si rendeva disponibile già per il 1° marzo, data in cui era pianificata una riunione sindacale su un’altra tematica, ad aprire un tavolo di confronto con tutte le organizzazioni sindacali della dirigenza medica, trattandosi evidentemente di materia riguardate tutti i professionisti medici di Apss".

Apss, nella nota inviata nel tardo pomeriggio, sottolinea che "il confronto svoltosi con i rappresentanti sindacali della maggior parte degli anestesisti nel corso del 2022 è tutt’altro che fumoso, in quanto si sono cercate soluzioni condivise per rispondere alle richieste del sindacato, avendo però come elemento centrale la garanzia della continuità e qualità dei servizi erogati e quindi la salute della popolazione trentina".

Sulla richiesta di adeguamento del Ccpl 2016-2018 al contratto nazionale, l'azienda sanitaria rimanda a chi di competenza: Provincia autonoma di Trento e Apran. "Aaroi - conclude la nota di Apss - ben sa che venerdì scorso la Giunta provinciale ha approvato la delibera 332 con cui ha fornito le direttive che avviano la trattativa in Apran, avendo già assegnate nella finanziaria del dicembre scorso le somme necessarie per la chiusura del contratto. Lo stanziamento consente al contratto provinciale di tornare ad essere complessivamente migliorativo rispetto al contratto nazionale".

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