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L'appello di Fugatti alle famiglie: "Evitate i ritrovi a casa il 1° novembre, anziani a rischio"

"La nostra parte scientifica ci dice che ci sarà un picco di contagi proprio tra gli over70 dopo il 1° novembre e si manifesterà dopo il 10. Serve responsabilità"

Dopo il cimitero ognuno a casa propria. Questo l'appello del presidente della Provincia autonoma di Trento Maurizio Fugatti alle famiglie, visto l'innalzamento dell'età dei ricoverati (il 62% ha più di 70 anni) e dei decessi per coronavirus. Un appello che può embrare banale: il 1° novembre è solo uno spunto, certo è che l'indicazione vale per ogni ritrovo in famiglia.

"Va crescendo il numero di persone contagiate over70, è un dato che, non nascondiamo, ci crea forte preoccupazione. Si sta profilando la stessa situazione della prima ondata. La Giunta provinciale sta ragionando su questo tema" ha detto Fugatti. Nell'aumento generale dei contagi, dei ricoveri, delle terapie intensive e dei decessi è sempre la fascia sopra i 70 anni la più colpita.

L'appello agli anziani: previsto picco dopo il 1° novembre

"Non devo fare io il padre dei nostri settantenni, ma serve più responsabilità - questo l'appello del governatore -. Ci sentiamo di chiedere una forte attenzione ai nostri anziani, soprattutto in vista delle celebrazioni della Commemorazione dei Defunti. Sappiamo che il 1° novembre non è solo al cimitero, ci si ritrova anche nelle case. Stavolta è rischioso: i segnali che ci arrivano dall'Azienda sanitaria è che tra il 1° ed il 10 novembre si prevede un picco di contagi tra gli ultrasettantenni. Ho l'obbligo di dirlo". 

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