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Venerdì, 19 Aprile 2024
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Anche Arco entra nella rete Ready contro le discriminazioni di genere

Droghetti (Arcigay Trentino): "Ora possiamo lavorare a fianco del Comune per costruire una città più inclusiva"

Dopo la recente adesione del Comune di Rovereto, anche Arco entra a far parte di Ready, la rete italiana di regioni, province autonome ed enti locali impegnati nella prevenzione e nel contrasto alle discriminazioni per orientamento sessuale e identità di genere. 

L'ha deciso la Giunta comunale con una delibera approvata mercoledì 16 marzo. Già nel 2014 il gruppo consiliare di Arco bene comune aveva chiesto di inserire l’adesione a Ready nel programma del candidato sindaco Alessandro Betta. Nel 2019, era quindi stata approvata in Consiglio comunale una mozione in tal senso. Nel 2020, in occasione delle elezioni comunali, Betta aveva anche sottoscritto “Diritti al voto: sei azioni per città più inclusive”, l'appello ai candidati sindaco e alle candidate sindache di Arcigay, Agedo, Famiglie arcobaleno e Lila del Trentino.

"Non possiamo che accogliere con felicità la delibera. Con questo atto, possiamo ora lavorare concretamente e nella sostanza, fianco a fianco del Comune per costruire una città più inclusiva", afferma Shamar Droghetti, presidente di Arcigay del Trentino. Oltre ad Arco e Rovereto, anche il Comune di Trento e la Pat fanno aperte della rete dal 2013, mentre si attende che anche Pergine e Mori completino un percorso analogo. "Si tratta di un atto di riconoscimento dell'esistenza e dei diritti delle nostre figlie e figli - afferma Mario Caproni, presidente di Agedo Trentino -. Un gesto di grande valore civile oltre che di aiuto concreto per promuovere una effettiva parità per tutte le identità sessuali minoritarie".

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