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Amazon apre a Trento, i sindacati chiedono un incontro con sindaco e vicesindaco

Il futuro magazzino di smistamento realizzato da Amazon Logistics Italia dovrebbe portare alla nascita di circa 70 nuovi posti di lavoro: 20 a tempo indeterminato direttamente dall'azienda ed impiegati nel nuovo deposito, altri 50 dovrebbero essere impiegati tra i corrieri che operano come fornitori esterni

L'annuncio di fine aprile di un nuovo deposito di smistamento di Amazon a Trento ha scatenato più di qualche reazione, soprattutto da parte dei sindacati. Questi, a inizio maggio, hanno richiesto un incontro al sindaco di Trento, Franco Ianeselli e al vicesindaco Roberto Stanchina. 

Il futuro magazzino di smistamento realizzato da Amazon Logistics Italia dovrebbe portare alla nascita di circa 70 nuovi posti di lavoro: 20 a tempo indeterminato direttamente dall'azienda ed impiegati nel nuovo deposito, altri 50 dovrebbero essere impiegati tra i corrieri che operano come fornitori esterni. «Un tale investimento sul territorio locale» scrivono i sindacati, «sicuramente importante in questa difficile congiuntura economica e sociale, crediamo necessiti di una puntuale e più approfondita analisi riguardo al progetto imprenditoriale che ne sta alla base».

I sindacati sottolineano la necessità che questi posti siano di qualità. «In particolare è interesse collettivo che questi nuovi posti di lavoro siano realmente di qualità, garantendo alle lavoratrici e ai lavoratori standard contrattuali elevati e adeguate condizioni di lavoro, siano essi addetti diretti o di fornitori terzi».

La lettera si conclude con la richiesta di un incontro urgente «con la speranza che, per il tramite dell’Amministrazione comunale, possa parteciparvi anche la società che intende realizzare questo investimento così da avviare un confronto proficuo con la stessa».

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