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Martedì, 28 Novembre 2023
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Coronavirus, misure ancora più stringenti in Alto Adige: ecco cosa cambia

Asili garantiti solo per i figli di chi fa un lavoro essenziale, scuola a distanza anche per le medie

L'Alto Adige, già "autoproclmatosi" zona rossa poco prima del Dpcm di novembre, stringe ancora. Entreranno in vigore sabato 14 novembre misure più restrittive, di fatto molto simili ad un vero e proprio lockdown. Ua sperimentazione che andrà avanti fino al 28 novembre, in attesa dell'evolversi della situazione. 

Le misure in vigore dal 14 novembre

Per quanto riguarda la riduzione delle attività produttive Kompatscher ha annunciato che è in corso il confronto con le parti sociali per definire i termini delle restrizioni. Saranno previste, ad esempio, limitazioni per i servizi mensa e nei cantieri saranno ultimati solo i lavori urgenti. Quanto alla scuola, invece, il presidente ha annunciato che da lunedì 16 la didattica a distanza sarà prevista anche per le alunne e gli alunni di prima media nelle successive due settimane. La prossima settimana l’insegnamento in presenza nelle strutture di assistenza prima infanzia, delle scuole materne ed elementari avrà luogo solo per i bambini i cui genitori svolgono lavori essenziali: personale della sanità, della scuola e dei servizi di trasporto, della sicurezza.

Test a tappeto ed aumento delle terapie intensive

Parallelamente è prevista una campagna di test per "mappare" la situazione tra la popolazione: da venerdì 20 novembre si svolgeranno i test salivari a tappeto su base volontaria per circa 350.000 persone. "Un progetto ambizioso: il nostro obiettivo è quello di arrivare al più presto a garantire progressivamente un ritorno alla normalitá”. Il progetto coinvolgerà un team di poco meno di 800 operatori sanitari che effettueranno i test in 184 punti prelievo sparsi sul territorio provinciale. Riguardo ai posti in terapia intensiva il presidente ha riferito che nel corso dell'estate sono stati allestiti i 77 posti previsti dal "Piano pandemia" varato già nella prima ondata. "Possiamo anche arrivare a 100 - ha aggiunto - ma il problema è che ogni giorno abbiamo nuovi ingressi e già più della metà dei posti occupati”

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