Alloggi Itea, Faggioni (Cgil): “L’assenza di politiche abitative è il vero problema”
La sindacalista si scaglia contro la propaganda: “Nel 2020 91% degli alloggi era di italiani”
Manuela Faggioni, impegnata con la Cgil Trentino sul tema delle politiche abitative, entra a gamba tesa sulla questione degli alloggi Itea: “Nel 2020 il 91% degli alloggi Itea erano assegnati a cittadini italiani, il 3% a cittadini comunitari e il 6% a cittadini extracomunitari. Ed era così anche negli anni precedenti. Tutto questo, dunque, prima delle modifiche al regolamento e prima della legge sui dieci anni di residenza, voluta dalla giunta Fugatti e poi bocciata dalla Corte”.
Secondo Faggioni, il punto su cui focalizzare l’attenzione sarebbe un altro: “Il vero scandalo è la difficoltà di entrare in una casa Itea, i tempi eterni di ristrutturazione degli alloggi e le lunghe attese nelle graduatorie. Tutte questioni aperte e che manifestano l’incapacità dei vertici di gestire efficacemente la società e l’assenza totale di ogni politica abitativa, al di là della propaganda. Dunque invece di alimentare un clima di esclusione e discriminazione, invece che fare differenze ingiuste tra chi versa in condizioni di bisogno, invece di creare rancori tra poveri e superpoveri, si pensi ad agire, a superare le inefficienze, a costruire soluzioni ai problemi”.
Il blocco degli alloggi non riguarda solo quelli sociali, ma pure quelli a canone moderato, solitamente destinati a giovani coppie o a famiglie del ceto medio. E proprio su questo tema Manuela Faggioni punta il dito contro la Giunta: “Non finanzia il fondo di housing sociale mantenendo una situazione di grave immobilismo di cui pagano il conto i cittadini già messi in grave difficoltà dal caro vita”.