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Turismo: scatta l'allarme, mancano quasi 5 mila lavoratori stagionali

Secondo le stime dell'Asat, l'associazione albergatori del Trentino, per il funzionamento della macchina turistica del Trentino nei mesi estivi mancano troppe figure professionali

L'allarme arriva direttamente dall'Asat, l'associazione degli albergatori trentini. Mancano, ad oggi, fra i 4 mila ed i 5 mila lavoratori stagionali per permettere alla macchina del turismo trentino di funzionare senza problemi durante i mesi estivi. Una mancanza dovuta in parte alla situazione attuale dei vaccini e della pandemia, con i lavoratori di altri paesi ad oggi bloccati o impossibilitati ad arrivare in Trentino. Ed in parte dalla situazione generale del nostro paese, con i ristori che hanno tardato ad arrivare e lo stop al turismo nei mesi scorsi, tanti lavoratori hanno cercato altri impieghi o si sono impegnati in altre attività. Sommando tutte queste situazioni, si è arrivati all'allarme lanciato nelle scorse ore dall'Asat, la quale punta il dito anche verso la situazione contrattuale dei lavoratori stagionali. Facendo un paragone con l'Alto Adige, dove il contratto per questa categoria di lavoratori è più vantaggioso, tanto che non si registrano particolari problemi nel reperire queste figure professionali. Tanto che torna in auge il discorso di dotarsi anche in Trentino di un contratto integrativo del turismo, affinché si possa diventare più attrattivi verso le professionalità del turismo. Ogni anno il turismo nella nostra provincia ha bisogno di qualcosa come 15 mila lavoratori stagionali, in un comparto che vale qualcosa come il 24% del Pil trentino. 

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