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Ambiente

Bostrico, allarme della Coldiretti: “In Trentino è una pandemia”

Per il presidente regionale il problema è così serio che rischia di determinare una nuova Vaia facendo strage di alberi

“La fascia delle Alpi che coinvolge la nostra regione, oltre a Veneto e Friuli-Venezia Giulia, è alle prese con la rapida avanza del bostrico: una pandemia delle piante che prende forza man mano che si alzano le temperature”. A dirlo è il presidente della Coldiretti del Trentino-Alto Adige Gianluca Barbacovi.

L’Ips typographus, meglio noto come bostrico tipografico, è un parassita killer del legno, in grado di infettare gli abeti rossi già indeboliti dagli effetti dei cambiamenti climatici. L’insetto mangia tronchi - spiega Barbacovi - esce allo scoperto proprio con l’aumento delle temperature “facendo strage di alberi”.

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Un insetto adulto di bostrico (foto servizio Foreste Pat)

Il problema non è solo trentino: secondo il monitoraggio della Coldiretti nazionale, le alte temperature estive stanno causando un boom di insetti nei campi e nei frutteti di tutta Italia: sciami di cavallette, cimici asiatiche, coleotteri giapponesi, ragni, afidi e forficule. Animali in grado di danneggiare frutta, foglie, piante e mais, già messi a dura prova dall’attuale siccità. “Un dramma - afferma la maggiore associazione di rappresentanza dell'agricoltura italiana - in un momento in cui l’Italia avrebbe invece necessità di sfruttare tutto il suo potenziale produttivo alimentare per far fronte agli effetti sui prezzi e sui mercati della guerra in Ucraina”.

Allarme bostrico: perché è pericoloso

I maschi del bostrico entrano sotto la corteccia delle piante e si accoppiano con le femmine che scavano nel legno gallerie lunghe fino a 15 centimetri dove depongono in media 80 uova. Da qui escono le larve che, a loro volta, scavano cunicoli di cinque o sei centimetri per nutristi e crescere dando vita a una nuova generazione di insetti letali per gli alberi.

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Le gallerie scavate dal bostrico negli alberi (foto servizio Foreste Pat)

“Una volta che la popolazione si moltiplica e diventa aggressiva - spiega Barbacovi -, il bostrico lancia attacchi di massa che portano in breve tempo alla morte delle piante e rendono inutilizzabile il legno”. Per il presidente di Coldiretti il problema è così serio in regione che “rischia di determinare una nuova Vaia facendo strage di alberi”.

Proprio la tempesta Vaia abbattutasi nell’ottobre 2018 sul nord-est, oltre ad abbattere 42milioni di alberi, ha creato infatti le condizioni per la diffusione del bostrico, il piccolo coleottero presente naturalmente nei boschi di abete rosso dell'arco alpino.

“L’individuazione precoce degli alberi infestati e il loro immediato abbattimento, seguito da esbosco o scortecciatura, costituiscono nell’insieme la più efficace misura di lotta contro il bostrico - spiega il servizio Foreste della Provincia autonoma di Trento -. Ma solo se avviene prima che gli adulti abbiano abbandonato le piante, quando ancora non sono visibili gli arrossamenti che indicano l'avvenuto sfarfallamento. Purtroppo individuare gli alberi infestati è molto difficile, per questo saper riconoscere i primi sintomi di attacco, come i fori di entrate o l'emissione di resina lungo il tronco è fondamentale”.

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Un tipico foro di entrata del bostrico nella corteccia (foto servizio Foreste Pat)

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