Ad Aldeno i bambini insegnano l'inclusione: la storia di solidarietà che arriva da scuola
Una storia toccante, che vede i più piccoli stringersi intorno a una compagna di classe e farsi portatori di inclusione e solidarietà
Ad Aldeno i bambini e le bambine di una classe delle scuole elementari insegnano l'inclusione al mondo. È una storia, questa, che tocca davvero il cuore e che vede un gruppo, come quello di una classe, stringersi alla compagna e farsi sostegno. I piccoli protagonisti di questa storia sono gli alunni di una delle classi guidate dalla maestra Elena Coser.
L'assessore Mirko Bisesti è andato a trovare gli alunni prima di Natale, il 21 dicembre. E proprio lì, tra i banchi di scuola, i bambini e le bambine hanno raccontato all'assessore cosa hanno deciso di fare per sostenere la loro compagna di classe affetta da una malattia rara. Ecco quindi la decisione di fondare, lo scorso ottobre, una cooperativa scolastica: la Mondo Kindercoop.
La cooperativa che si sta dimostrando già molto attiva
Una cooperativa, quella fondata dai piccoli, che sta già portando buoni risultati. Lo scorso 18 dicembre al mercatino di Natale i bambini hanno messo in vendita oggetti di Natale creati da loro ma soprattutto dei vasetti di confettura solidale. Il ricavato della vendita della marmellata andrà all'Associazione Assacci odv. L'Associazione, con sede a Genova ma con soci provenienti da tutta Italia, nasce per far conoscere le malformazioni del corpo calloso e per fornire supporto psicologico e medico a coloro che giornalmente ricevono una diagnosi di anomalia callosale. Un'intervista all'assessore e l'invito a farsi socio della cooperativa hanno concluso l'incontro.
"Sono orgoglioso - ha detto loro l'assessore Bisesti - di queste iniziative che rendono le nostre scuole inclusive e possono fare la differenza nell’attenzione ai più fragili. Ringrazio in particolar modo il lavoro svolto dagli insegnanti che con professionalità e sensibilità contribuiscono a formare, attraverso esempi concreti, i nostri cittadini di domani. È vero che su questo tema non si fa mai abbastanza, ma dobbiamo riconoscere che le basi di partenza sono buone e ci aiutano a migliorare ancora".
