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Ala aderisce a "m'illumino di meno": luci spente sui monumenti

Venerdì sera verranno spente le luci che illuminano la chiesa parrocchiale di Santa Maria Assunta, la chiesa di San Pietro in Bosco ed il Santuario di San Valentino sopra Marani

Ala spegnerà le luci pubbliche su alcuni dei suoi monumenti più significativi venerdì 26 marzo, in occasione dell'iniziativa nazionale “M'illumino di meno”, nata per sensibilizzare sul risparmio energetico. Un tema sul quale l'amministrazione sta mettendo in campo anche altre iniziative. Nella serata di venerdì si spegneranno quindi le luci che illuminano la chiesa parrocchiale di Santa Maria Assunta, la chiesa di San Pietro in Bosco ed il Santuario di San Valentino sopra Marani.

"M'illumino di meno" è un appuntamento fisso. Venne lanciata come giornata del risparmio energetico e degli stili di vita sostenibili nel 2005 dalla trasmissione radiofonica Caterpillar di Rai Radio 2. Il tema dato alla giornata di quest'anno è “Salto di specie”, nel senso che la società deve compiere una “evoluzione ecologica” per rispondere alle sfide del cambiamento climatico, ma anche per uscire migliori dalla pandemia.

«Ala in questi ultimi tempi si è mossa in questo senso» si legge in una nota del Comune, «sulla strada del “salto di specie” indicato dai promotori di M'illumino di meno. L'illuminazione pubblica sta passando gradualmente ai led, sostituendo così gli impianti con tecnologie superate e più dispendiose. Anche secondo quanto previsto dal Pric (piano regolatore illuminazione comunale) approvato due anni fa, il Comune ha avviato un processo di miglioramento e risparmio energetico sugli impianti di illuminazione pubblica con installazione di apparecchiature led a basso consumo. Anche durante gli eventi vengono impiegati fari e luminarie con questa tecnologia, che permette di risparmiare molta energia. Inoltre, in tema di mobilità sostenibile, a breve verrà installata una colonnina per la ricarica delle auto elettriche ed il Comune ha recentemente acquistato due biciclette a pedalata assistita per gli spostamenti dei dipendenti comunali, che quindi non devono più ricorrere necessariamente all'automobile per i loro incarichi fuori ufficio». 

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