rotate-mobile
Giovedì, 25 Aprile 2024
Guardare avanti / Ala

Capitale della cultura, Ala non è in lista: ma tutta Italia ora la conosce

Il sogno della Città di Velluto svanisce, e un po' di delusione c'è nella cittadina lagarina, ma occorre guardare anche agli aspetti positivi di questa esperienza

Ala non è tra le dieci finaliste per il titolo di capitale della cultura 2024. Il sogno della Città di Velluto svanisce e un po' di delusione c'è nella cittadina lagarina, ma da situazioni come questa bisogna sempre trarre l'aspetto positivo e così è stato fatto. Il bilancio di questa esperienza è comunque buono: Ala si è fatta conoscere in tutta Italia e costruendo un progetto culturale per il 2024 ha creato una rete solida e nuova con realtà di tutto il Trentino.

Il Ministero della cultura, lunedì 31 gennaio, ha comunicato i nominativi dei dieci migliori progetti per Capitale della cultura 2024 e tra questi, il nome di Ala non c'è. Ala è comunque in buona compagnia, perché sono state escluse località molto famose nel mondo, come ad esempio Vinci, la città di Leonardo, o La Maddalena in Sardegna. Il 2024 resterà comunque un anno storico per Ala, dato che è prevista l'apertura del polo museale, costituito dal Museo del pianoforte a palazzo Pizzini e quello del Tessuto a palazzo Taddei.

Un pizzico di amarezza, tuttavia, rimane tra gli alensi. Pur consapevoli di quanto questa missione fosse difficile, ad Ala non si è mai nascosto il sogno di riuscire ad entrare almeno tra le migliori dieci. Gli alensi non demordono e commentano la notizia con un: "Pazienza, sarà per la prossima volta!".

La candidatura a Capitale della cultura 2024 ha però fatto fare un ulteriore, notevole, salto culturale ad Ala. Questo salto è stato fatto rimanendo fedele al proprio stile: il Comune aveva presentato un progetto costruito tutto in casa, sobrio ma che valorizzava tutta la cultura locale, mettendo Ala al centro del contesto culturale trentino, con il quale si è intessuta una fitta rete di rapporti. Da una parte Ala ha fatto conoscere la propria storia e ha diffuso il suo nome in tutto il Paese, si è confrontata con i progetti culturali delle altre località italiane. Dall'altra si è messa in rete con tutte le realtà culturali trentine (ben 50 gli attori coinvolti); non più centro periferico della provincia come una volta, a torto, veniva vista, bensì come uno dei primi poli culturali trentini.

Il progetto “Ala la cultura che avvolge”, nonostante l'eliminazione di Ala dalla selezione, non verrà accantonato e gli alensi cercheranno di concretizzarlo, almeno in parte. Verrà valorizzato il territorio nell'anno in cui apriranno i battenti i musei del pianoforte e del tessuto, il Comune lavorerà per coinvolgere associazioni e cittadinanza in un anno che sarà comunque speciale per Ala.

“È stata un'avventura esaltante - commenta il sindaco Claudio Soini - un percorso che ci ha arricchito e valorizzato. Ringraziamo chi ha lavorato a questo progetto e al dossier per la candidatura, chi ci ha creduto fino all'ultimo e ci ha sostenuto. Ora cercheremo di fare il possibile per realizzare, almeno in parte, le proposte e gli eventi che abbiamo progettato per la candidatura”.  

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Capitale della cultura, Ala non è in lista: ma tutta Italia ora la conosce

TrentoToday è in caricamento