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Mercoledì, 31 Maggio 2023
Trento / San Giuseppe / Largo Luigi Pigarelli

Al via la riqualificazione di largo Pigarelli, luogo della memoria

Saranno valorizzate le tre targhe dedicate alle vittime delle foibe, ai soldati caduti nella campagna di Grecia e ai caduti albanesi nella Resistenza

Sarà presto riqualificata l’area verde pedonale di largo Pigarelli. Il progetto, nato dalla volontà di intervenire sullo spazio antistante la targa dedicata alle vittime delle foibe, ha poi coinvolto anche l’attraversamento di fronte al tribunale e lo spazio presso la targa dedicata all’eccidio della Brigata Acqui.

L’intervento prevede l’adeguamento della viabilità pedonale (parziale ampliamento e rifacimento del selciato in cubetti di porfido), il rinnovo delle panchine e dei cestini, la sistemazione della vegetazione e il miglioramento dell’illuminazione.

I lavori dureranno 60 giorni. La spesa prevista nel bilancio 2022 sui fondi di manutenzione straordinaria è di 120mila euro. Il gruppo di lavoro è composto dagli architetti Giovanna Ulrici del Comune di Trento e Roberto Franceschini. La direzione dei lavori è affidata all'ingegnere Stefano Patton, mentre Claudio Dallabrida ha curato il progetto illuminotecnico e Christian Tiso è il coordinatore della sicurezza.

Le origini e i problemi di largo Pigarelli

Largo Pigarelli corrisponde a un vuoto urbano frutto della demolizione dell’ultima cinta muraria di epoca medievale, ancora visibile sul foglio catastale austroungarico di metà Ottocento. L’area presenta alcuni segni evidenti di usura legati al passaggio dei mezzi commerciali o per la raccolta dei rifiuti a causa dell’insufficiente larghezza, in alcuni tratti, del viale pavimentato. Anche gli arredi sono usurati, in particolare i cestini per la raccolta dei rifiuti e le panchine, anche a causa degli urti dei mezzi. Inoltre alcuni tratti del viale risultano mal illuminati nelle ore notturne.

Durante la seconda parte del Novecento largo Pigarelli è diventato un luogo della memoria. Ma, come sottolinea il Comune, ciò che impedisce la percezione di questa dimensione storico-politica è la mancanza, al di là delle targhe, di uno spazio adeguato ai momenti commemorativi annuali.

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Le tre targhe commemorative

Tre le targhe collocate in largo Pigarelli: la prima è dedicata alle vittime delle foibe, la seconda commemora i soldati caduti nella campagna di Grecia nel settembre 1943. Infine, nello slargo di fronte all’attraversamento pedonale che porta al tribunale, il monumento ai caduti albanesi nella Resistenza della seconda guerra mondiale. 

Il progetto di riqualificazione è partito proprio da qui: dalla constatazione che largo Pigarelli ospita il racconto, tramite questi monumenti e targhe, di avvenimenti bellici che hanno causato lutti e dolore. Nella vicenda jugoslava, in particolare, la città di Trento intreccia il suo destino con quello di numerosi esuli istriani e dalmati.

Le tre targhe verranno ricollocate in corrispondenza dei tratti ampliati, sul limite dell’area verde. Una lastra di pietra ne delimiterà la base. Infine, una fascia verde ne completerà la ricomposizione. Lo spazio accoglierà le piante della memoria, con un’attenzione particolare al possibile impianto di specie arbustive di fascia mediterranea e di falesia carsica, compatibili con il clima e l’ombreggiatura dei platani.

Le nuove panchine in legno puntano a divenire spazi di incontro, di sosta e non solo di transito veloce. “Sarà un modo per soffermarsi sulle memorie evocate dalle targhe, per riportare la storia degli esuli all’interno della città e rimediare a un’accoglienza che negli anni difficili del dopoguerra non avvenne”, fa sapere il Comune.

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