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Profughi afgani in arrivo in Trentino, Ianeselli: "Pronti a fare il nostro dovere"

Il sindaco di Trento commenta così la notizia: "Avremo l'occasione di soccorrere le vittime del regime"

"Siamo pronti a fare la nostra parte, anzi, oserei dire il nostro dovere". Parole del sindaco di Trento Franco Ianeselli, che in un post sulla sua pagina Facebook commenta così la notizia dell'arrivo in trentino di circa 90 persone in fuga dall'Afghanistan. 

Il gruppo di profughi, prevalentemente famiglie, sarà ospitato a Riva del Garda, nella base di addestramento militare. Lì osserveranno un periodo di quarantena, poi saranno smistati su tutto il territorio nazionale e potranno cominciare le pratiche per la richiesta di asilo politico.

"Le città sono sempre state un rifugio per i perseguitati in cerca di pace e sicurezza. Ora - continua il sindaco di Trento - avremo l'occasione di soccorrere le vittime di un regime che odia le donne, disprezza la cultura, calpesta i diritti umani più elementari".

Subito dopo la presa del potere da parte dei talebani a Kabul, Ianeselli aveva rilanciato la necessità di fare qualcosa per chi fuggiva dal paese, dicendosi pronto alla mobilitazione insieme a tanti altri sindaci italiani.

"L'aria della città rende liberi: adesso potremo dimostrarlo a chi, nel proprio paese, la libertà l'ha perduta" conclide il sindaco.

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