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Giovedì, 25 Aprile 2024
Emergenza Ucraina

Due bambini curati al Santa Chiara e 10 donne assunte: la situazione profughi in Trentino

Ad oggi sono 2.180 gli sfollati presenti sul territorio: il 10 per cento di chi è arrivato dallo scoppio della guerra è rientrato in Ucraina

Stanno bene e domani entreranno in appartamento i due bimbi ucraini arrivati con la madre nelle scorse settimane a Trento con un’ambulanza perché bisognosi di cure. Dopo un primo periodo di accoglienza grazie all’impegno dell’associazione 27 giugno, ora è stata individuata una soluzione più stabile messa a disposizione da Promocoop, il fondo mutualistico della cooperazione trentina.

I due bambini, di tre e cinque anni, sono stati curati presso il reparto di pediatria del Santa Chiara di Trento. Le cure prestate hanno permesso di superare la fase più delicata della malattia di uno dei due figli, che comunque rimarranno seguiti dalla sanità trentina.

Sul fronte dell’accoglienza dei profughi ucraini giunge poi un’altra buona notizia: 10 rifugiate ospitate dall’associazione Rasom ad Arco sono state assunte da Komplett come cameriere ai piani negli alberghi del Garda per la stagione estiva

L’idea è nata da Randstad, operatore mondiale nei servizi per le risorse umane. Alla ricerca di personale per la stagione turistica, la filiale di Arco ha organizzato, grazie al supporto di una mediatrice culturale, un incontro con la comunità ucraina (soprattutto donne), formatasi sul territorio con lo scoppio della guerra, per presentare l’offerta e raccogliere manifestazioni di interesse. Dalle successive candidature, sono stati selezionati 10 profili a cui Randstad without borders ha offerto un corso gratuito di italiano propedeutico all’assunzione. A quel punto, attraverso Komplett, società che fornisce servizi per le strutture ricettive del territorio, a sua volta alla ricerca di camerieri ai piani per gli alberghi dell’Alto Garda, le donne sono state assunte con un contratto stagionale fino a ottobre.

Grazie alla possibilità, già offerta da Komplett ai propri dipendenti, di beneficiare di un centro estivo con apertura sette giorni su sette per i figli, alle donne ucraine sarà garantita non solo l’indipendenza economica, ma anche la tranquillità familiare.

Tutte le ultime notizie sulla guerra in Ucraina

Profughi ucraini in Trentino: i numeri

Ad oggi (24 maggio, ultimo aggiornamento dei dati da parte di Cinformi) sono 2.180 gli sfollati presenti in Trentino. L’87 per cento di loro è arrivato nel mese di marzo, il 10 per cento ad aprile e il 3 per cento a maggio. A un certo punto i profughi erano arrivati a 2.400, ma il numero è poi diminuito per il rientro in patria di alcuni di loro. C’è chi ha scelto di rientrare per accudire i propri genitori rimasti nel Paese, chi per paura per le proprie case incustodite, chi ha figli che devono sostenere esami in presenza.

Il 30 per cento degli ucraini è accolto a Trento, ma sono ben 114 i Comuni coinvolti. Il 90 per cento delle persone è arrivato con altri componenti della propria famiglia: in totale sono 700 i nuclei familiari sul territorio. La maggior parte (1.680) è ospitata da privati.

Il 42 per cento dei profughi ucraini in Trentino è un minore: 374 sono i bambini iscritti ad oggi nelle scuole trentine. Tra i maggiorenni, l’84 per cento è donna e l’età media è di 41 anni.

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