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Prefetto e Questore si salutano, anche Lombardi finirà il suo servizio quest’anno

Lombardi: "Salutare un collega che conosco esattamente da quarant'anni, è un momento di orgoglio"

Commosso e pieno di ricordi il saluto che il Prefetto Sandro Lombardi ha portato nella mattinata di venerdì 30 luglio al Questore Claudio Cracovia, entrambi arrivati alla fine del loro servizio. Cracovia lascerà il servizio per raggiunti limiti di età il 1° di agosto, Lombardi quattro settimane dopo. 

"La nostra - ha ricordato il Questore Cracovia - è ormai una conoscenza ultra trentennale. Ringrazio il Prefetto che mi è stato vicino durante questa mia permanenza a Trento, così come è stato comprensivo nell'epoca in cui ero un frequentatore del corso per diventare vicecommissario. È anche grazie a questa comprensione se sono arrivato dove sono, il mio è un percorso del quale sono molto soddisfatto". 

Saluti al Questore Cracovia

A prendere la parola dopo il Questore Cracovia è stato il Prefetto Lombardi che più volte si è commosso durante il suo discorso e, oltre a ricordare alcuni momenti della loro carriera, ha portato in dono all'amico e collega un'opera di Ludwig Lange, "Der Dim in Trient" che raffigura la veduta frontale della fontana del Nettuno di piazza Duomo, a Trento. 

"Ho tenuto tantissimo a venire di persona a salutarlo, per rispetto al Questore e all'amico e per rinverdire il mio legame con la polizia di Stato - ha affermato il Prefetto con la voce soffocata dall'emozione -. Salutare un collega che conosco esattamente da quarant'anni, è un momento di orgoglio anche se di dispiacere. Poi, questa commozione è dovuta anche al fatto che lui mi precede, perché se fossimo andati via insieme, sarebbe stato meglio. Fra quattro settimane andrò in pensione pure io. Ci accomuna questo viaggio finale a Trento". 

Un viaggio intriso di esperienze, di lotta alla criminalità, crescita personale e confronto. "Pensando a cosa dire, stamattina, non trovavo le parole, perché questo momento è proprio coinvolgente, consapevole che abbiamo fatto un tratto di strada insieme e che non ci siamo mai persi di vista" ha ammesso il Prefetto. Per conoscere Claudio Cracovia basta che "uno vada sul sito e trova il curriculum che è, però, un po' sintetico rispetto a quanto fatto durante tutta la carriera. Ci vorrebbero pagine e pagine di informazioni sulla sua attività professionale. Non solo ha girato l'Italia, ma anche molti uffici della polizia di Stato, quindi con una conoscenza informativa e professionale dei settori più disparati, è un funzionario a 360 gradi". 

Il Prefetto ha poi ricordato come entrambi abbiano partecipato a eventi storici che verranno riproposti sui libri di testo della storia del Paese, anche se pagando uno scotto importante: quello di essere spesso lontani e di doversi separare dalle loro famiglie, dagli affetti, per gran parte della loro carriera. 

Una riflessione il Prefetto l'ha dedicata anche all'importanza e al peso delle parole. "Si ripensa - ha proseguito il Prefetto - anche alle parole che sono state determinanti per risolvere le problematiche sociali e personali, di persone perbene è anche di delinquenti. Gente che magari si trovava sull'orlo ed è bastata una parola per riportarli sulla retta via. Un'opera quotidiana di ascolto e di supporto. La polizia in genere svolge un'attività di prossimità con le persone".

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