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Giovedì, 25 Aprile 2024
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Approvata la variazione di bilancio: un milione e 800 mila euro per far ripartire Trento

Il Consiglio comunale della Città del Concilio ha approvato il pacchetto di interventi "Trento Aperta": dai sostegni alle categorie più colpite fino all'organizzazione di eventi per tutti in centro

Nella serata di martedì l'aula del consiglio comunale di Trento ha approvato la variazione di bilancio. Complessivamente l'aula di via Belenzani ha stanziato un milione e 800 mila euro per dare una spinta alla ripartenza della Città del Concilio. Un pacchetto di aiuti che vanno dai sostegni ai bar che organizzano appuntamenti musicali dal vivo o che vogliano rinnovare gli arredi, fino alle iniziative per ravvivare il centro storico. Come? Con attività quali il teatro in piazza, l'arte in bottega che porta gli artisti all'interno dei negozi, il cinema in movimento che viaggia nelle circoscrizioni, i concerti, i trekking urbani, le iniziative culturali, gli eventi sul territorio per i bambini.

"Un'attenzione particolare è stata dedicata ai nostri cittadini più piccoli costretti da troppo tempo all'isolamento - ha commentato il sindaco Franco Ianeselli - per loro abbiamo pensato ad attività ludiche da organizzare con le associazioni sportive ed a campi estivi da progettare insieme al terzo settore. Abbiamo aumentato anche il numero di bambini e ragazzi che possono beneficiare dell'intervento educativo a domicilio e del servizio semiresidenziale, in modo da intervenire in tutte quelle situazioni di fragilità educativa acuite dalla pandemia. Infine, per aiutare le famiglie in affanno, potenzieremo l'assistenza domiciliare "di sollievo", perché siamo consapevoli che chi si prende cura di un anziano o di una persona fragile in questi mesi ha dovuto raddoppiare gli sforzi a causa delle limitazioni imposte dal Covid".

Un pacchetto di interventi ribattezzati "Trento Aperta". Al cui interno vi sono anche dei sostegni alle categorie maggiormente colpite dal Covid-19. "Ogni numero della delibera approvata stasera vuole essere un'iniezione di fiducia per Trento e per chi a Trento vive e lavora - prosegue Ianeselli -. Per troppo tempo abbiamo dovuto rassegnarci a vivere una "città minima": casa, lavoro (sempre che non fossimo in smart working), spesa. Ora vogliamo riappropriarci dello spazio pubblico, naturalmente con prudenza, rispettando le regole, ma senza più rinunciare alla "città grande", quella dinamica, vivace e insieme sociale".

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