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La questione / Val di Cembra

Incidenti stradali, Comitato Sicurezza: "Lavoreremo per scoraggiare comportamenti pericolosi"

L’incontro in Commissariato del Governo

La sicurezza sulle strade della Valle di Cembra e della Val di Fiemme è stata al centro di un incontro che si è tenuto giovedì mattina al Commissariato del Governo di Trento a cui ha partecipato anche il presidente della Provincia autonoma di Trento Maurizio Fugatti. Il confronto ha riguardato in particolare il tema degli incidenti stradali causati spesso dall’eccessiva velocità.

“E’ un tema di stretta attualità - questo il commento del presidente Maurizio Fugatti - che richiede di essere affrontato, a partire dall’informazione e dalla prevenzione per arrivare anche alla repressione, con la collaborazione delle strutture provinciali e delle amministrazioni territorialmente interessate ma anche delle forze di polizia. La sicurezza sulle strade è una priorità. Lavoreremo assieme per scoraggiare comportamenti pericolosi da parte degli utenti della strada”.

Un problema particolarmente sentito, è emerso, è legato al transito di numerosi motociclisti, soprattutto nel fine settimana.


Il Commissario del Governo Gianfranco Bernabei ha sottolineato che sono diverse le azioni e le iniziative in grado di rappresentare un utile strumento e dare un contributo per risolvere i problemi evidenziati. Ha invitato tutti i soggetti coinvolti a collaborare, proseguendo anche il confronto con l’obiettivo di predisporre un piano di azione condiviso in vista del periodo - da maggio a ottobre - in cui vi è un numero maggiore di utenti - soprattutto di motociclisti - sulle strade oggetto dell’incontro.

Incentivare le iniziative di informazione e sensibilizzazione, agendo sul piano della consapevolezza, segnalare con ancora più attenzione i punti di maggior pericolo, migliorare il controllo della viabilità e il presidio del territorio, con operazioni in grado, anche dal punto di vista sanzionatorio, di dissuadere dal tenere comportamenti pericolosi, abbassare i limiti o prevederne di selettivi ed inoltre valutare l’installazione di strumenti per il controllo della velocità: sono numerosi gli interventi proposti, su cui proseguirà il confronto con un obiettivo comune a tutti i soggetti coinvolti, migliorare la sicurezza stradale ed evitare il ripetersi di incidenti.

All’incontro erano presenti gli amministratori locali della zona, i sindaci di Cembra – Lisignago, Giovo, Albiano, Altavalle, Sover, Segonzano e il commissario di Lona Lases, e inoltre i presidenti della Comunità della Valle di Cembra e della Comunità Territoriale della Val di Fiemme.

Hanno partecipato anche il Questore di Trento, il comandante provinciale dei carabinieri, una rappresentanza della Sezione della polizia Stradale di Trento e il comandante della Compagnia dei carabinieri di Cavalese.

Durante l’incontro, partendo dalle esigenze evidenziate dagli amministratori locali e facendo anche riferimento agli episodi di cronaca recente relativi a incidenti anche gravi occorsi sulla statale 612 della Val di Cembra e sulla provinciale 71 Fersina - Avisio, si è fatto il punto sulle iniziative già adottate e su ulteriori attività che potrebbero essere realizzate per dissuadere chi percorre le strade dal tenere velocità elevate o comportamenti pericolosi.

Ha partecipato all’incontro anche il sostituto dirigente del Servizio Gestione strade della Provincia Filiberto Bolego che ha fornito un contributo tecnico sulle soluzioni ipotizzate. In particolare è stato evidenziato che la Provincia, d’intesa col Commissariato del Governo, ha istituito, a partire dall'estate 2020, limiti di velocità a 60 chilometri all’ora per tutti i veicoli su alcuni tratti extraurbani di alcune strade del Trentino, e in alcuni casi limiti selettivi solo per le motociclette,  come su alcuni tratti della statale 42 del Tonale e della Mendola e della provinciale 31 del Passo Manghen: limiti che sono ancora in vigore.

Inoltre limiti per tutti i mezzi in circolazione sono già previsti in alcuni tratti extraurbani della statale 612 e della provinciale 71, oltre ai limiti previsti in via ordinaria per i centri abitati. Tra le proposte avanzate c’è anche quella di fare un'ulteriore valutazione per imporre limitazioni alla velocità massima anche su altri tratti delle due strade considerati a maggiore rischio di comportamenti pericolosi da parte degli utenti.

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