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In Trentino ospitati 310 profughi ucraini

La maggior parte (250) ha trovato una sistemazione in maniera autonoma tramite parenti, amici e conoscenti

Ad oggi, domenica 6 marzo, il Trentino ospita 310 profughi ucraini. Per la maggior parte (250 persone) si tratta di donne e bambini accolti da amici, parenti o conoscenti. Gli altri 60, invece, sono stati ospitati nelle strutture istituzionali.

La Pat ha messo a disposizione 200 posti, ma ci si sta organizzando per arrivare fino a 600 con la collaborazione degli enti locali, ha spiegato il dirigente generale del dipartimento di Salute e politiche sociali Giancarlo Ruscitti nella conferenza straordinaria di domenica per fare il punto della situazione.

Le 250 persone ospitate in famiglia sono comunque state prese in carico dal Cinformi, il riferimento in Trentino per l'accoglienza dei profughi. "Tutte quante sono passate dai nostri sportelli - ha spiegato Pierluigi La Spada -. C'è infatti l'obbligo per chi li sta ospitando di presentare la dichiarazione di ospitalità entro 48 ore al commissariato di polizia locale e, successivamente, di prendere un appuntamento in questura". Al momento l'Ue sta valutando l'istituzione di un soggiorno umanitario temporaneo di un anno, rinnovabile.

Tutti coloro che hanno intenzione di rimanere sul territorio trentino, almeno fino a quando non sarà possibile rientrare in Ucraina, devono quindi contattare il Cinformi (info@cinformi.it) per procedere alla regolarizzazione in questura. 

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