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Valli, laghi e alte cime: il paradiso del rifugio più alto della Valcamonica

Un percorso da 4 ore e mezzo per 1.380 metri di dislivello

Èun lungo cammino, ma ne vale la pena: circa 4 ore e mezza per 1.380 metri di dislivello totale (livello di difficoltà: escursionista esperto). È il percorso che porta al rifugio più alto della Valcamonica, a 2.574 metri di quota: si tratta del rifugio Maria e Franco, situato poco sotto il Passo di Dernal, una tappa dell'Alta Via dell'Adamello. “Se volete provare l'esperienza di vivere in un vero rifugio alpino – si legge su Rifugi di Lombardia, il portale nato grazie alla collaborazione tra Assorifugi e la Regione –, con un avvicinamento degno di altri tempi, questa escursione fa per voi. La sua posizione tra montagne alte più di 3mila metri, l'isolamento e la bellezza dei paesaggi lo rende un posto unico e davvero ricercato”.

Come raggiungere il rifugio

Per cominciare il cammino si deve salire da Ceto fino alle Case di Val Paghera: ci si arriva in auto, ma attenzione alla strada (è molto stretta e non consigliata ad auto basse). Il passo successivo è intraprendere il sentiero numero 37: dopo circa un'ora di cammino iniziano ad aprirsi gli straordinari panorami del Care Alto, del Tredemus e del Re di Castello. Ancora più in alto, a circa 2mila metri di quota (e dopo due ore di cammino), si entra nel piano altitudinale alpino: praterie alternate da piccoli laghi, il torrente Palobbia e il lago di Pile, punto ideale per una breve sosta. Poco lontano, ci sono anche altri laghi alpini come il lago della Rossola (a 2.154 metri di altitudine) e il lago di Sensipie (a 2.306 metri).

Il rifugio Maria e Franco

Il rifugio Maria e Franco nasce dalle ceneri dell'ex rifugio Brescia, andato distrutto durante la guerra. Come detto si trova a 2.574 metri di quota nelle vicinanze del Passo di Dernal, svalicato normalmente dagli escursionisti che provengono dalla Val d'Arno. Dal rifugio la vista è spettacolare e spazia fino al lago d'Iseo. È inoltre inserito in un ambiente naturale ancora integro, dove è possibile incontrare animali selvatici come stambecchi, camosci, ermellini, marmotte e ammirare il volo di aquile, pernici, gracchi alpini e corvi imperiali. 

Il rifugio è attrezzato con 38 posti letto e 30 coperti per il pranzo. Quest'anno ha aperto dal secondo weekend di giugno e lo sarà almeno fino a domenica 24 settembre. È possibile raggiungerlo in circa 3 ore anche dal sentiero 242 della Malga Bissina di Daone (Trento) e da Rasega, in Valsaviore, al termine di un cammino di 4 ore e 30 minuti.

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