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Mercoledì, 17 Aprile 2024
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Soap opera Calcio Trento: non è più sport è una presa in giro

Da almeno un mese quotidianamente arrivano notizie diverse sulle sorti della squadra del capoluogo. Ora non c'è neppure più la sicurezza che la società possa esistere in futuro: non sarebbe forse la cosa migliore?

Per piacere: basta! A tutto c’è un limite e la situazione del Calcio Trento ormai non è neppure più definibile. L’ultima in ordine di tempo è la curiosa presa di posizione del curioso Pier Vittorio Belfanti che ha scoperto ieri - cadendo dalle nuvole - che Daniele Bizzozzero non avrebbe appoggiato il progetto creato dalla fantasiosa mente del mantovano e di Francesco Peghini, ovvero presentare ai nastri di partenza della serie D la nuova società chiamata Trentino. Peccato per il buon manager della ristorazione, speriamo che quel mestiere gli riesca meglio del dirigente calcistico, che il suo socio lo stesse dicendo da una ventina di giorni che non avrebbe investito un solo euro in una squadra che si fosse chiamata in modo diverso da Trento. Allora forse è ora di provare nuovamente a fare chiarezza. Belfanti, fino ad ora, ha investito poco – per essere buoni – per i colori gialloblù e molto probabilmente ha intenzione di investire, se possibile, ancora meno. Dunque viene a mancare la “gallina delle uova d’oro”, ovvero Bizzozzero, e di punto in bianco non si sa neppure se la squadra sarà iscritta in Eccellenza. Peghini beatamente in vacanza in Sardegna, più che meritate per carità, pare essere interessato solo ed esclusivamente al contributo provinciale per i lavori all’impianto di via Dante. Il suo accompagnatore, Attilio Ravelli, è impegnato a girare la regione per cercare impossibili sinergie: ora è spuntato addirittura il nome di Franco Murano, presidente del Bolzano. Dio li fa e poi li accoppia. Insomma, stringi stringi, a nessuno interessa del futuro di una società nata nel 1921 e che meriterebbe più rispetto. E allora basta, una volta era la frangia più calda del tifo gialloblù a dirlo, ora non sono più gli unici: fate fallire il club e magari qualcuno, più serio e affidabile, si interesserà per ripartire anche dalla Seconda Categoria. E un appello anche ai colleghi: ma questi curiosi personaggi meritano davvero tutta questa visibilità? Stiamo parlando e scrivendo di gente che è retrocessa per l'ennesima volta in Eccellenza oppure si è salvata in serie D ma non sarà in grado di  rifare e, molto probabilmente, sparirà dal panorama calcistico. Insomma dal punto di vista sportivo praticamente nulla: tutto buon materiale per una soap opera che neppure le casalinghe più disperate seguirebbero. Ps la foto non è stata scelta a caso.

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