rotate-mobile
Sport Centro storico / Via Ezio Maccani

Schwazer parla di complotto: "Dietro c'è la Russia"

Il marciatore rompe il silenzio dopo la squalifica e ribadisce quanto dichiarato nel video di Repubblica.it: la sentenza del 2012 fece scattare il sequestro di database compromettenti

"Non so se dietro c'è la Iaaf o la Russia, ma con la mia positività nel 2012 è partita l'indagine contro l'atletica russa". Parla di complotto Alex Schwazer, che ha deciso di rompere il silenzio mantenuto fino ad oggi dal giorno della sentenza del Tas che lo ha squalificato per otto anni stroncandone la carriera. Ai microfoni della Rai Alto Adige il marciatore ribadisce quanto già emerso con il servizio di Repubblica.it "I signori del doping", pubblicato a pochi giorni dall'inizio delle Olimpiadi, che sta facendo il giro del web.

Schwazer sostiene di essere stato la  vittima "perfetta" per la vendetta dei medici sportivi finiti nell'indagine contro la Russia, nata proprio dalla precedente squalifica prima dei giochi di Londra. "A due medici sono stati sequestrati database con dati compromettenti per alcuni atleti russi" ha detto l'ex azzurro, e questo sarebbe il motivo della "ritorsione".  

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Schwazer parla di complotto: "Dietro c'è la Russia"

TrentoToday è in caricamento