“Sono molto realista e per questo dico che il nostro obiettivo dovrà essere quello di una salvezza magari non troppo sofferta”. Beppe Orsini sta guidando da lunedì scorso il Mezzocorona dopo aver trascorso una stagione davvero sfortunata a Benevento sulla panchina della Ferrini in Eccellenza. “Purtroppo la società è fallita a novembre e quindi non abbiamo più avuto la possibilità di mantenere l’ingaggio dei giocatori più importanti della prima squadra- spiega il tecnico. Di conseguenza abbiamo pescato a piene mani dalla Berretti ma ovviamente non si poteva pensare che solo con i giovani potessero arrivare i risultati. Mi è dispiaciuto molto soprattutto perché stiamo parlando di una realtà storica per il sud Italia, una realtà dove io stesso avevo cominciato a muovere i primi passi sul terreno verde”.
E così Orsini è tornato con la famiglia nella sua provincia d’adozione: “Onestamente in Trentino mi sento ormai a casa, dodici mesi fa avevo appunto deciso di provare a tornare in Puglia ma come ho avuto modo di dire le cose sono andate davvero male. Poi è arrivata la chiamata del Mezzocorona e sono tornato a sorridere”. Chiamata che lo stesso mister non si aspettava: “E’ stata una bellissima sorpresa e una grande opportunità che i dirigenti gialloverdi hanno deciso di concedermi. Avevano bisogno di un tecnico abituato a lavorare con i giovani e onestamente credo di rispondere a queste caratteristiche. E’ vero anche che, come allenatore, non ho molta esperienza in serie D, ma per i vertici della società non è stato un problema”.
I rotaliani punteranno forte, come sempre d’altra parte, sulla linea verde: “A parte qualche elemento di esperienza, come Migliozzi e Mele, tutti gli altri sono nati dopo il ’90. Questo per far capire che a Mezzocorona non si lavora con i giovani solo con le parole ma anche, e soprattutto, con i fatti- sottolinea Orsini. In questi primi allenamenti ho visto tutti gli elementi della rosa molto concentrati e desiderosi di migliorarsi, se questo atteggiamento ci accompagnerà per tutta la stagione allora credo non avremo particolari problemi a mantenere la categoria”. Secondo l’allenatore pugliese all’appello mancano ancora: “Una punta centrale e un centrocampista capace di dettare i ritmi di gioco alla squadra. Comunque non c’è fretta, manca ancora un mese alla fine del mercato e sono certo che prima di allora avrò modo di vedere qualche faccia nuova”.
