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Il tappone di montagna sarà ancora più bello: in lista anche il Mortirolo

Modifiche last minute per la Manerba-Livigno

Colpo di scena, quasi un ribaltone: ci sarà anche il mitico Passo del Mortirolo nella 15esima frazione del Giro d'Italia 2024, il tappone di montagna Manerba-Livigno del prossimo 19 maggio, considerata (a ragione) la “tappa regina” dell'edizione 107 della Corsa rosa. Modifica obbligata, fanno sapere dal comitato organizzatore: “Mantenere in sicurezza i passi alpini, come la Forcola di Livigno – si legge – comporterebbe un onere spropositato. Per questo motivo il dipartimento Infrastrutture, Energia e Mobilità dei Grigioni (Svizzera) non ha accolto la proposta di passaggio della corsa”.

Pertanto, il percorso della Manerba-Livigno subirà alcune variazioni. Ovvero: dopo aver risalito la Valcamonica, superato Edolo, anziché salire verso l'Aprica il percorso svolterà verso il Mortirolo, da scalare dal versante di Monno (pendenze massime, solo negli ultimi km a san Giacomo, attorno al 16%). La discesa sarà dunque su Grosio e la risalita della Valtellina fino a Bormio, lungo la vecchia strada che passa da Cepina. Si continua con la scalata delle Motte fino a Isolaccia, seguita dalla salita al passo di Foscagno (14,6 km al 6,5%). Dopo la breve discesa dal Ponte del Rez, poco prima di Trepalle, si sale ancora al passo di Eira, dove si ritrova il percorso originale che risale la strada asfaltata lungo la pista del Mottolino.

Il nuovo percorso della Manerba-Livigno

Il nuovo percorso si fa così ancora più interessante. Confermata la “tappa di alta montagna” con passaggi e arrivo sopra i 2mila metri di altitudine: si superano 5 salite con il solo intervallo della Valcamonica, la cui risalita rappresenta l'unico momento di “respiro”. Si scalano la salita di Lodrino, seguita dall'inedito Colle San Zeno la cui discesa è molto lunga e impegnativa. Si percorre la Valcamonica da Pisogne a Edolo per scalare il Mortirolo dal versante di Monno e poi scendere in Valtellina. Lunga risalita fino alle porte di Bormio, la scalata delle Motte, Isolaccia Valdidentro e il passo di Foscagno. Segue una breve discesa, poi la salita finale: il passo di Eira in cima al quale si segue una strada (asfaltata) che risale la pista del Mottolino.

Gli ultimi km saranno tutti in salita (e decisivi). La pendenza cambia drasticamente a 2 km dall'arrivo, dopo il passo di Eira, dove la pendenza media resta superiore al 10%, benché la strada presenti rampe ripide intervallate da brevi tratti meno pendenti. Nell'ultimo chilometro la rampa finale presenta pendenze fino al 19%, seguite da un “breve allentamento” ma da un ulteriore “scalino” che porta alla retta finale di 50 metri, su asfalto di larghezza 6 metri.

Fonte: Bresciatoday

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