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Ciclismo, tutto pronto per il 36esimo Giro del Trentino

Si parte il 17 aprile con una crono a squadre. Tappa in valle dei Mocheni e salita da Pergine a Punta Veleno con pendenze del 15%. Il gran finale sul Pordoi. Per la prima volta partecipa anche un team dalla Cina

Il Giro del Trentino, importante apripista del Giro d’Italia, anche quest’anno vede la partecipazione di prestigiose squadre e atleti provenienti da ben 28 diverse nazioni, con un tocco in più di internazionalità conferito dall’iscrizione, per la prima volta, di una formazione cinese. Giunta alla 36esima edizione, la corsa prenderà il via a Riva del Garda il prossimo 17 aprile per concludersi venerdì 20 sul mitico Passo Pordoi. 

La competizione organizzata dal Gs Alto Garda (promossa lo scorso anno alla categoria UCI 2.HC nel calendario internazionale) non solo rinnova una tradizione vincente, ma conferma il fascino di un appuntamento molto amato sia dai corridori che dai “suiveurs”. Una gara che sa regalare spettacolo e sorprese, mettendo gli atleti nelle condizioni ideali per poter esprimere il proprio meglio. Tra i professionisti più importanti che si presenteranno ai nastri di partenza da sottolineare la presenza di Ivan Basso, Alessandro Ballan, Stefano Garzelli, Josè Rujano e Chris Butler. Grande novità dell’edizione numero 36, la trasmissione in diretta di tutte e quattro le tappe su Raisport 2 per complessive sei ore di copertura “live”.
 
Inoltre alcune emittenti straniere hanno manifestato interesse per acquisire le immagini della gara; le trattative sono ancora in corso. Dal punto di vista tecnico, si fa notare l’introduzione della crono a squadre di apertura, che rimpiazza l’analoga prova individuale da Riva ad Arco. Sicuramente impegnative le restanti tre tappe: a parte il gran finale sul Pordoi, anche la tappa che va alla scoperta della Valle dei Mocheni si preannuncia nervosa e impegnativa, ma il piatto forte è sicuramente costituito dalla terza giornata del programma, con la partenza da Pergine Valsugana e l’arrivo fissato a Punta Veleno-Brenzone. Sarà lo scenario di questa terribile ascesa a spiovente sul lago, 8 chilometri e 500 metri con pendenza media dei 15 percento e punte massime del 20, a dare lo scossone alla classifica prima della resa dei conti sul Pordoi. 
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