Coronavirus e turismo in Trentino: code agli impianti da sci
Ritorno sull'argomento. Oggi sabato cose agli impianti di risalita come a Natale. Ho provato a dire a una sciatrice di lasciare almeno un posto libero tra noi. Mi ha risposto che la seggiovia era a sei posti. Ho replicato chiedendo se aveva sentito parlare di coronavirus e è stata zitta per fortuna. Leggo che oggi, dopo 3 giorni dalla mia segnalazione di mercoledì, anche il governatore si è reso conto che un turismo dissennato può rappresentare un pericolo. Però dal governatore mi sarei aspettato un po' di più di un generico richiamo al senso civico. Non dovrebbe provvedere chi ci governa a regolamentare gli accessi alle strutture aperte al pubblico, come gli impianti di risalita, nell'interesse della salute pubblica? È difficile stabilire di non occupare nelle seggiovie posti contigui o qualche altra misura analoga? O il tutto deve essere sacrificato al dio denaro o al limite lasciato alle liti tra noi cittadini all'italica maniera?