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Scuola, in Trentino si parte il 13 settembre

Approvato il piano scuola: obiettivo garantire le lezioni in presenza

Sarà il 13 settembre il primo giorno di scuola in Trentino, con le lezioni che termineranno il 10 giugno. Quello che comincerà tra poche settimane sarà un anno importante, nel quale sarà fondamentale garantire le lezioni in presenza.

E anche con questo proposito la Giunta provinciale ha approvato lunedì 23 agosto il Piano scuola 2021/2022, stabilendo i criteri per la ripartizione delle risorse aggiuntive in termini di personale scolastico, previste al fine di garantire la scuola in presenza, anche negli scenari emergenziali.

Al cosiddetto “organico potenziato” di accompagnamento all’avvio dell’anno scolastico, già previsto in precedenza, il Piano approvato lunedì prevede l’assegnazione di ulteriore organico aggiuntivo che è stato così definito: fino a 70 unità per la funzione docente, fino a 50 unità per il personale Ata (Amministrativo, tecnico e ausiliario) e fino a 70 unità di personale non scolastico assegnato a supporto delle attività di vigilanza degli studenti e di sanificazione ambientale.

Nello specifico il Piano prevede l’assegnazione di 70 docenti, per un totale di 1260 ore, di cui il 75% è destinato al primo ciclo e il 25% al secondo ciclo. Queste risorse saranno ripartite tra le istituzioni scolastiche sulla base di due parametri: il numero complessivo studenti iscritti ai corsi diurni e il numero medio di alunni per classe.

Vengono inoltre attribuite 50 unità di personale Ata per un totale di 1800 ore, di cui il 75% è destinato al primo ciclo e il 25% al secondo ciclo. Tale assegnazione verrà effettuata in via principale sulla figura del collaboratore scolastico, tenuto conto delle maggiori necessità di pulizia, sanificazione e sorveglianza in capo alle istituzioni scolastiche.

In questo caso, il monte ore spettante a ciascuna istituzione è ripartito per il Primo ciclo sulla base di due parametri: il numero complessivo studenti e il numero di sedi; mentre per il Secondo ciclo il criterio di ripartizione viene stabilito in base al numero complessivo di studenti iscritti ai corsi diurni.

Il Piano prevede infine l’assegnazione di 70 unità di personale non scolastico per attività di sorveglianza e sanificazione, la cui ripartizione viene effettuata tenuto conto del numero complessivo degli studenti per ciascuna istituzione scolastica.

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