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Polizza sulla vita ai consiglieri regionali, la Uil: "Moltrer non avrebbe approvato"

Suscita reazioni bipartisan la proposta fatta dalla Regione ai consiglieri, di stipulare una polizza sulla vita pagata per due terzi con soldi pubblici. la Uil tira in ballo il compianto presidente: "Una mossa che non gli rende onore"

Polizza sulla vita ai consiglieri regionali, pagata per due terzi con soldi pubblici: il vitalizio, insomma, diventa ereditario. Lo denuncia la uil scrivendo in una nota che "si sta proponendo ai consiglieri regionali trentini una polizza molto vantaggiosa, pagata per due terzi dalla regione, che prevede di estendere la copertura alla morte «cagionata da qualsiasi causa» e questo per un capitale pari a 150 mila euro".

"Ennesimo, insopportabile, privilegio della casta oppure lungimirante provvedimento teso a mettere al riparo i familiari del consigliere da un imprevedibile decesso per malattia?" chiede retoricamente il sindacato che aggiunge: "il fatto, poi, che l'opportunità di quest'integrazione sia emersa proprio in seguito al decesso del compianto presidente del consiglio regionale Diego Moltrer, stroncato a 47 anni da un arresto cardiocircolatorio durante una battuta di caccia, svilisce l’impegno con cui quel politico si è sempre schierato contro vitalizi e privilegi". 

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