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Vanni Scalfi: "Comunità di Valle: vanno riformate, non cancellate"

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di TrentoToday

COMUNICATO STAMPA

"Le Comunità di Valle devono essere riformate nell’ottica di una razionalizzazione dei livelli di decisione istituzionale e della riduzione della spesa pubblica. Non più Comunità di Valle come ente “altro” rispetto ai comuni, ma espressione e coordinamento dei comuni stessi. La sussidiarietà dovrà sempre costituirne il cardine portante e il principio ispiratore. In base ad essa dovranno derivare infatti maggiori competenze e risorse ai territorie, ma al contempo maggiori responsabilità. Per un corretto ed efficiente esercizio di queste responsabilità, occorre pertanto semplificare i processi decisionali, ridurre i costi e i livelli istituzionali, prendendo definitivamente atto che 217 comuni, alcuni piccolissimi, non possono razionalizzare la propria spesa pubblica se non avviando processi di fusione. Va favorito pertanto un processo di aggregazione dei comuni, e i finanziamenti per gli investimenti non dovranno più essere assegnati, come in passato, ai singoli comuni, ma ad un tavolo dove, sulle scelte importanti per il territorio, i sindaci possano e debbano confrontarsi e decidre facendo sintesi. Questo tavolo devono essere le Comunità di valle, che non dovranno costituire un ente “altro” rispetto ai comuni, ma espressione e coordinamento dei comuni stessi. Se dunque le Comunità non saranno un ente ulteriore rispetto ai comuni e alla Provincia, ma un tavolo di lavoro dei comuni stessi, l'elezione diretta non sarà necessaria. L’obiettivo dovrà essere dunque un Consigli di Comunità organizzato anche sulla base di sub-ambiti composto dai sindaci (o da loro delegati) e da una rappresentanza delle minoranze dei consigli comunali medesimi. In quest’ottica acquista senso ed utilità una visione elastica e non rigida, che preveda gestioni associate a «geometria variabile», in base alle esigenze dei singoli territori. Va tenuto conto infine che questa razionalizzazione dell’assetto istituzionale comporterebbe un risparmio di spesa di più di 1.6 milioni di euro all’anno. Le Comunità di Valle in Trentino costano infatti 1.650.576 euro all’anno, contando indicativamente indennità, gettoni e ipotizzando 12 sedute all'anno (sulla base della stima contenuta in una risposta dell’assessore Mauro Gilmozzi ad un'interrogazione sull’entità dei costi medesimi)".

Vanni Scalfi

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