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Comune di Trento: partecipazioni dirette ed indirette in 89 società

"Tale intreccio di partecipazioni rende assai complesso il controllo democratico da parte delle assemblee elettive e presta il fianco al pericolo di gestioni indirette e privatistiche di capitale di indubbia derivazione pubblica"

Chiarezza sulle società partecipate del Comune di Trento, che controlla o partecipa, con quote variabili, a diverse società o aziende speciali, e indirettamente, ad  altre 89 società, con quote variabili dallo 0.0032% al 100%. Lo chiede in una interrogazione la consigliere comunale Giovanna Giugni. "Tale intreccio di partecipazioni rende assai complesso il controllo democratico da parte delle assemblee elettive e presta il fianco al pericolo di gestioni indirette e privatistiche di capitale di indubbia derivazione pubblica", scrive Giugni in una nota, la quale fonisce alcuni dati significativi. Scarica l'elenco completo delle società partecipate comune

Come, ad esempio, il fatto che il Comune di  Trento si trova nell’ambito della Regione che, pur con l’estensione territoriale meno elevata ( fatta salva la Valle d’Aosta), rientra fra le realtà con un maggior numero di società partecipate ed essendo il Comune più popoloso della Regione è, con buona probabilità,quello con un numero proporzionalmente maggiore di società direttamente ed indirettamente controllate e partecipate. Inoltre, quanto alla trasparenza, dal sito del Comune di Trento "si evincono dati relativi ai bilanci delle società partecipate e controllate fino al 2011, ma nulla appare in relazione alle società indirettamente partecipate dal Comune di Trento (a volte  con quote significative), dato che ad esempio nel caso di Farmacie Comunali s.p.a. la partecipazione del Comune di Trento è del 95% e che Farmacie Comunali s.p.a partecipa a sua volta al 100% in Sanit Service s.r.l".

Tra le partecipazioni indirette, inoltre, esistono sigle ricorrenti. Solo come esempio: Car Sharing Trentino società cooperativa, partecipata per una quota di 10 mila euro da parte di Trentino Mobilità (82,26% di proprietà del Comune di Trento); per  una quota di 5 mila euro da parte di Distretto Tecnologico Trentino, società consortile a responsabilità limitata (di cui il Comune di Trento possiede l’1,77%) che ha chiuso con pesanti deficit  due bilanci su tre negli ultimi tre anni; per  200 quote  da Trentino Trasporti s.p.a. (di cui il Comune di Trento possiede il 18,75%) Distretto Tecnologico Trentino (con l’ultimo bilancio in deficit per quasi 50 mila euro), partecipato dal Comune di Trento all’1,77%  da C.E.I.I. Trentino (di cui il Comune possiede il 14,29% - all’1,77%).

Giugni chiede perciò "quale sia l’andamento economico finanziario (degli ultimi tre anni) degli enti partecipati indirettamente dal Comune di Trento (in sostanza le indicazioni relative agli ultimi bilanci consuntivi), soprattutto se tale indiretta partecipazione è corposa e/o multipla come negli esempi indicati in premessa, dal momento che è ipotizzabile una informazione costante ed aggiornata all ‘ente di riferimento da parte di soggetti che beneficiano, sia pure indirettamente (ma in alcuni casi in modo importante), di denaro del contribuente".

Altra cosa interessante a cui il Comune dovrà rispondere è "se i rappresentanti del Comune di Trento nelle società controllate e partecipate abbiano consultato (ed eventualmente con quali modalità) l’esecutivo comunale prima di deliberare partecipazioni indirette che, soprattutto se corpose o reiterate, potrebbero incidere in senso negativo sul bilancio comunale". E se "tali partecipazioni  indirette in attività in molti casi di natura imprenditoriale non siano in contrasto con le finalità istituzionali dell’ente pubblico".

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