rotate-mobile
Politica Centro storico / Piazza Dante

La mozione sulle politiche per disabili finisce nella categoria "handicappati"

Polemica in Consiglio provinciale, ma al di là della svista c'è una mozione che prevede "maggior competizione" tra cooperative

Approvato l'ordine del giorno per valutare l'efficacia dei progetti destinati a persone con disabilità, peccato che la discussione, nel cronoprogramma cartaceo del Consiglio provinciale, sia finita sotto la categoria "handicappati". Un termine che non si usa più da almeno vent'anni, ritenuto lesivo della dignità delle persone che dovrebbe rappresentare, sconveniente, offensivo, o quantomeno un desueto anglismo. 

Ebbene il dettaglio non è sfuggito alla consigliera della Lega Salvini >Trentino Alessia Ambrosi, che ha fatto circolare la foto sui social. "La burocrazia si aggiorni" tuona la consigliera, ma la svista sembra più che altro frutto della fretta di chi ha compilato il cronoprogramma. da tempo, infatti, il termine non è utilizzato in nessun ambito, compreso quello burocratico.

La mozione: "Maggior competizione tra cooperative ed associazioni"

Nella sostanza, però, l'ordine del giorno prevede nuovi strumenti per valutare l'incisività e l'efficacia dei progetti, pena la non ammissione al contributo provinciale. Insomma, non più "contributi facili", se mai ce ne sono stati, ma un'attenta e puntuale verifica che porti, lo dice la stessa consigliera, ad una "maggior competizione tra le varie associazioni e cooperative". 

"Trattasi di un impegno, sia chiaro, che non intende penalizzare ma, al contrario, migliorare l’efficacia dell’assistenza alla disabilità, stimolando la professionalità di associazioni e cooperative che, sapendo di essere soggetti a più verifiche rispetto alle attuali, darebbero il meglio di loro in un panorama di maggior competizione" scrive la consigliera.

In Evidenza

Potrebbe interessarti

La mozione sulle politiche per disabili finisce nella categoria "handicappati"

TrentoToday è in caricamento