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Mini rimpasto di Andreatta: "opportunismo bieco e maleodorante" per la presidente del Patt

La presidente delle stelle alpine scrive ad Andreatta, ma non si capisce se le sue velenose parole siano rivolte ai "suoi" uomini di partito oppure no

Non tarda ad arrivare la risposta del Patt all'estromissione dell'assessore Marika Ferrari dalla Giunta comunale di Trento, che ha aperto le porte a Tiziano Uez, per altro dello stesso partito. La presidente delle stelle alpine Linda Tamanini parla di "prepotenza, maschilismo, opacità, pavidità, doppiogiochismo, bieco opportunismo stucchevole e maleodorante". Da parte di chi? "Soqquadristi di professione, urlatori, avvelenatori di pozzi". Interni al partito? La risposta non è chiara. Se l'epurazione è stata richiesta da "imboscate interne" il sindaco non avrebbe dovuto curarsene essendo "altro" rispetto al partito stesso, scrive Tamanini. Più semplice a dirsi che a farsi. Se invece il "sussiste un'ingerenza di partito ingestibile a palazzo Thun" il problema è tutt'altro che irrilevante. "In ogni caso - scrive la presidente - nessun collateralismo, vero o presunto tra Assessora e singoli uomini di Partito giustifica interferenze che minano la credibilità di un’ entità terza ed autonoma quale è il governo della città".

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