Governo di larghe intese, Sel si sgancia e corre da sola alle provinciali
"Sinistra Ecologia e Libertà , sentendo fortemente la responsabilità di rappresentare e mantenere in vita la sinistra anche in Trentino, ha deciso nella propria assemblea provinciale di proporsi quale Autonomo Soggetto Politico"
"Il mutato assetto politico istituzionale venutosi a determinare in seguito alla formazione del governo delle larghe intese con la destra di Silvio Berlusconi, ha di fatto decretato la fine del patto “Italia bene comune” e con esso della colazione di centro sinistra, alla cui costruzione Sinistra Ecologia e Liberta ha dato un apporto determinante. Infatti, a livello nazionale aveva sottoscritto assieme a PSI, PD e Centro Democratico il patto “Italia bene comune”, che voleva e doveva essere una alternativa ai governi Berlusconi prima e Monti poi, e si proponeva, da una posizione di non subalternità a potentati locali e/o internazionali, di dare risposta ai gravi problemi del nostro paese".
Sinistra ecologia e libertà del Trentino non correrà assieme al centrosinistra alle elezioni provinciali di ottobre. Lo comunica in una nota Emilio Arisi, portavoce del movimento. "A livello locale SEL aveva deciso di non proporre una propria lista alle elezioni per il Senato della Repubblica sostenendo quei candidati espressione di partiti appartenenti al patto “Italia bene Comune” allargato in Trentino agli autonomisti SVP-PATT. Entrambe le scelte sono state il frutto di una politica orientata alla coerenza, lealtà e senso di responsabilità propria di una sinistra post ideologica che si proponga come forza di governo. Purtroppo, all’esito delle recenti vicende post-elettorali, bisogna riconoscere che la richiesta di cambiamento è rimasta inevasa. Il rifiuto da parte del Partito Democratico di eleggere Stefano Rodotà alla presidenza della Repubblica da un lato e la sterile politica del M5 Stelle dall’altro hanno impedito la nascita di un governo di alternativa capace di dare risposta ai drammatici problemi del paese e reso possibile un governo di restaurazione. Difficilmente questo governo porrà in essere politiche economiche tese ad abolire il principio del pareggio di bilancio introdotto con la legge costituzionale 20 aprile 2012, n. 1, che condanna l’Italia in tutte le sue articolazioni Regioni, Provincie e Comuni a ridurre drasticamente la spesa sociale, dalle pensioni alla scuola, dagli enti locali alla sanità, precipitando così il paese nell’abisso della povertà e dell’insicurezza sociale. Pertanto, Sinistra Ecologia e Libertà , sentendo fortemente la responsabilità di rappresentare e mantenere in vita la sinistra anche in Trentino, ha deciso nella propria assemblea provinciale di proporsi, in occasione delle prossime elezioni amministrative, quale Autonomo Soggetto Politico, non più vincolato ad alcuna alleanza precostituita, ferma restando la disponibilità al confronto su base programmatica con chiunque intenda agire come credibile e progressista forza di governo per il Trentino, incluse le forze che compongono l’attuale maggioranza".