rotate-mobile
Politica

Sea Watch, le deputate trentine: "Donne in rete minacciate e attaccate. Ora basta"

La nota congiunta delle deputate del Trentino-Alto Adige/Südtirol dopo le accuse alla capitana della nave della ong Carola Rackete

"Il clima di misoginia e di violenza contro le donne che si nasconde e alimenta attraverso la rete è un problema enorme che avvelena e inquina il dibattito pubblico, provando a spingere le donne in un ruolo di marginalità rispetto alla vita pubblica". Queste le parole, raccolte in una nota congiunta, delle deputate del Trentino-Alto Adige/Südtirol Julia Unterberger, Donatella Conzatti, Elena Testor, Maria Elena Boschi, Renate Gebhard ed Emanuela Rossini, dopo le accuse alla capitana della nave della ong Sea Watch, Carola Rackete.

"Al di là di ogni giudizio di merito sulla vicenda della Sea Watch, c'è un dato che dovrebbe accomunare tutti quanti e cioè la più ferma condanna di ogni forma di violenza contro le donne", dichiarano le deputate, lanciando un appello affinché non venga mai meno "la solidarietà per le donne che sono oggetto di certi attacchi" e perché vengano presi provvedimenti per "dotarsi di strumenti normativi che colpiscano in maniera dura chi sulla rete si rende protagonista di tali comportamenti".

Carola Rackete, comandante della Sea Watch, ha ricevuto violenti insulti da alcuni lampedusani contrari allo sbarco dei migranti presenti sulla nave, ma anche da molti utenti del web. Frasi sessiste del tenore di "spero che ti violentino 'sti negri" o "Ti piace il ca...o dei neri" le sono state rivolte a più riprese. Una pioggia di insulti e minacce, poi, ha  sommerso anche Alessandra Vella, il gip responsabile della 'liberazione' di Carola Rackete, che per colpa della violenta reazione degli utenti dei social ha eliminato il proprio profilo da Facebook.

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Sea Watch, le deputate trentine: "Donne in rete minacciate e attaccate. Ora basta"

TrentoToday è in caricamento