Distributori di carburante, il nuovo regolamento passa in commissione

Tre sostanzialmente gli obiettivi della delibera: alleggerire la burocrazia del settore; criteri precisi per il recupero delle accise da parte della Provincia; definizione di alcune norme tecniche a salvaguardia dell'ambiente. E' stato quest'ultimo il punto più dibattuto in commissione, per due motivi. Il primo riguarda la capacità del bacino di contenimento per gli impianti di carburante a uso privato fuori terra. Su questo tema la commissione, raccogliendo una proposta del consigliere Zanon, ha suggerito di fissare le dimensioni del bacino dei nuovi impianti pari al 100% della capacità del serbatoio stesso, mentre per i vecchi impianti (oggi fissato oltre la soglia del 50%) Delladio ha chiesto di fissare un termine per il loro adeguamento.

 

Altro aspetto oggetto di attenzione è stato quello relativo agli impianti a gas metano (argomento sollevato dal consigliere Civico) per i quali si è chiesto alla Giunta di fissare un termine per la definizione delle condizioni necessarie all'apertura di nuovi impianti, al fine di garantire il numero minimo di distributori di gas metano sull'intero territorio provinciale previsti dal regolamento. Civettini infine ha sollecitato un censimento dei piccoli impianti di distribuzione privati (potenziali fonti di pericolo) e lo spostamento dei distributori dai centri abitati.