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Referendum, Kompatscher: "Ora il Terzo Statuto avrà bisogno di nuove garanzie"

Sfatate, secondo il governatore, le voci di una "luna di miele" tra Trento e Bolzano in vista del Terzo Statuto: "Si potrà modificare solo se ci saranno nuove condizioni di garanzia, guardiamo all'Austria ed all'Euregio"

“Noi siamo tutti d’accordo sul fatto che la Riforma Costituzionale appena bocciata avrebbe rappresentato un accentramento per le Regioni a Statuto ordinario. Ciononostante per noi avrebbe rappresentato un rafforzamento della nostra Autonomia attraverso il principio dell’intesa e una opportunità per accelerare il processo di revisione dello Statuto d’Autonomia. Nelle ultime settimane, qualcuno ha parlato con ironia di idillio tra Bolzano e Trento, di luna di miele. Tuttavia il buon livello di cooperazione tra Bolzano e Trento  può spingere verso l’elaborazione di una proposta comune di aggiornamento dello Statuto di Autonomia, ma alla luce dell’esito del referendum ciò sarà possibile solo se ci saranno di nuovo le condizioni politiche e giuridiche di garanzia per arrivare a un incremento dell’autonomia".

E' questo il commento del presidente della Provincia di Bolzano, che è anche presidente di turno della Regione, Arno Kompatscher su un voto che ha allontanato Trentino ed Alto Adige, sulla strada, comune, del Terzo Statuto di Autonomia. Com'è noto infatti la vittoria, a livello regionale, del sì è stata trainata da Sudtirolo, che con il 64% dei voti avrebbe "approvato" la riforma in nome della clausola di garanzia dell'autonomia speciale. In Trentino, nonostante le identiche indicazioni di voto da parte del governo di centro-sinistra autonomista, le cose sono andate diversamente. 

"Con la vittoria del “no” il sistema di tutele dell’Autonomia resta immutato - ha sottolineato Kompatscher - ma se ci chiediamo perché  oggi riusciamo più spesso a ragionare con un “noi” piuttosto che con un “loro”, la risposta, credo, la troviamo anche nella definitiva maturazione di un processo ventennale che conosciamo con il nome di Euregio. L’Euregio, cioè, ha dato metodo e naturalezza al dialogo tra Bolzano e Trento. Una modifica dello Statuto avverrà anche in accordo con l’Austria, dove è stato appena eletto un presidente della Repubblica europeista nonché grande sostenitore della nostra Autonomia”.

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