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Pazienti maschi e femmine in camera assieme, Cia: "Umiliante". Zeni: "La norma c'è già"

Botta e risposta tra il consigliere e l'assessore, alla fine l'ordine del giorno è stato approvato all'unanimità. Cia ha riferito di situazioni promiscue all'interno degli ospedali

Sistemare pazienti maschi e femmine in stanza insieme è  una prassi egli ospedali trentini, anche al Santa Chiara. La denuncia arriva dal consigliere della Civica Trentina Claudio Cia che ha presentato un ordine del giorno approvato oggi in consiglio provinciale per chiedere conto all'assessore Zeni di quella che sembra essere una prassi consolidata, e che non deriva, ha detto Cia, da  situazioni di emergenza o di scarsità di spazi. "Le regole che prevedono camere separate per il rispetto della privacy ci sono già, sia per la normativa nazionale che per le procedure di accreditamento" così l'assessore ha liquidato la proposta esponendo il parere contrario della Giunta.

"Una risposta che mi conferma una volta di più il fatto che l'assessore non abbia mai visitato un reparto" ha risposto Cia, assicurando che situazioni del genere ci sono, nei reparti di Chirurgia e Medicina Generale. L'ordine del giorno è stato quindi approvato all'unanimità con 29 voti favorevoli: "è una situazione sotto gli occhi di tutti - ha detto il consigliere - specialmente dei familiari: c'è la consuetudine di mettere nella stessa camera pazienti di sesso maschile e femminile, la norma a cui fa riferimento l'assessore Zeni è evidentemente disattesa". 

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