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Politica Via Ancilla Marighetto

Facebook blocca le pagine di Casa Pound e Forza Nuova, compresa quella di Castaldini

Bloccate le pagine "trentine" del movimento ed il profilo personale del responsabile de Il Baluardo

Da un giorno all'altro Filippo Castaldini, responsabile della sezione trentina di Casa Pound, accedendo al suo profilo facebook personale si è ritrovato di fronte ad una schermata bianca, o quasi. La stessa scena è capitata ad Andrea Bonazza, consigliere comunale di Casa Pound a Bolzano, così come, del resto, ai responsabili nazionali Gianluca Iannone e Simone Di Stefano, al leader di Forza Nuova Roberto Fiore e ad altre decine di militanti dei due movimenti di estrema destra in tutta Italia.

Facebook ha infatti oscurato o, per meglio dire, bloccato, le pagine ufficiali di Forza Niuova e Casa Pound e del movimento studentesco collegato Blocco Studentesco. Lo stesso vale per le pagine Instagram, e per i profili dei militanti più attivi, tra cui chiaramente i responsabili delle varie sezioni come Castaldini. Risulta irraggiungibile anche la pagina de Il Primato Nazionale.

Di Stefano: "Un giorno potrebbero chiudere le pagine del M5S"

Sull'operazione non si sa ancora molto tant'è che entrambi i movimenti sono pronti a percorrere vie legali. Da notare che, fino a ieri, le pagine ufficiali dei due movimenti avevano la "spunta blu" assegnata da Facebook alle pagine affidabili. E' probabile che l'algoritmo del social network, e di quello collegato Instagram, abbia ricevuto una vera e propria "valanga" di segnalazioni, che ha travolto i due movimenti di estrema destra. "Si tratta di un gravissimo atto discriminatorio commesso nei nostri confronti dai colossi social - spiega Gianluca Iannone, responsabile nazionale di Casa Pound - Ma certo noi non staremo con le mani in mano: siamo già pronti a partire con una class action".

Bloccate le pagine social di estrema destra: leggi la news

La tentazione di mettere in relazione questa "caccia alle streghe" con il cambio di rotta alla guida del Paese è forte, e Simone Di Stefano, altro rappresentante nazionale di Cpi, lo fa volentieri: "Che accada questo fatto nel giorno in cui si insedia il nuovo governo è un fatto inquietante - ha scritto su Twitter, u nico social network rimasto per i due movimenti - E’ un fatto sul quale tutti dovrebbero interrogarsi perché magari un domani Facebook deciderà di chiudere le pagine del M5S".

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